Cinque milioni di italiani in viaggio per il ponte del 2 giugno. Pochi, troppo pochi secondo la Federalberghi che non nasconde la propria preoccupazione sull’andamento del settore turistico nel nostro Paese.
Dopo una Pasqua che aveva fatto evidenziare “incoraggianti segnali di ripresa, soprattutto per le città d’arte”, le previsioni del ponte del 2 giugno – che dovrebbe proporre tempo bello su gran parte d’Italia e solo qualche pioggia in aree limitate – registrano “una improvvisa, imprevista e preoccupante battuta d’arresto” rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Come detto si muoveranno complessivamente oltre cinque milioni di italiani, con un giro d’affari turistico di circa 1,3 miliardi di euro, cifra non esaltante per lo zoppicante settore turistico italiano.
Colpa della crisi che ha messo il freno agli spostamenti degli italiani (-2,1% nel 2009), ai quali, comunque, pare non manchino mai i soldi per fare il “pieno”. Sarà per pigrizia e amore delle comodità ma, nonostate le tasche vuote, il mezzo di trasporto preferito rimane la macchina. La quota di mercato dell’auto, infatti, non solo non è diminuita, ma è aumentata, tornando al di sopra dell’80% (80,8%), vale a dire ai livelli pre-crisi del 2007. Il Settimo rapporto sulla mobilità urbana realizzato da Asstra e Isfort conferma, insomma, che gli italiani, nonostante le difficoltà, continuano a essere degli auto-maniaci: l’uso della macchina, nel 2009, è infatti cresciuto del 4,1%, mentre gli spostamenti sulle due ruote sono diminuiti del 3,1% e i passeggeri trasportati dai mezzi pubblici sono scesi addirittura del 5,4%. Insomma, in queste festività ci saranno anche meno turisti in viaggio, ma il traffico su due ruote non macherà.