Cronaca

Operazione “Heron”: in manette i “boss” che gestivano lo spaccio nel Pietrese

Albenga. Sono Carmine Insolito, classe 1959, dimorante a Sanremo, Pasquale Insolito, classe 1974 di Borghetto Santo Spirito, Felice Insolito, dell’86 residente a Ceriale, Marco Pili, 33 anni, di Pietra Ligure e Franco Ruio le persone arrestate dai Carabinieri di Albenga nell’ambito dell’ultimo “capitolo” dell’operazione “Heron”. Per tutti l’accusa è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.

Quella di oggi rappresenta la fase finale dell’operazione iniziata la scorsa estate con l’arresto di un uomo nell’agosto 2009 che spacciava cocaina ai clienti di un noto locale di Pietra Ligure e trovato in possesso di 13 dosi di polvere bianca. A novembre, nel corso degli oltre 6 mesi di indagine necessari a risalire ai rifornitori di droga del “pusher della movida” – così come era stato soprannominato l’arrestato, il cui nome è Gianluca Gibertini – erano finite in carcere quattro abitanti nell’area pietrese: proprio nel garage di Tovo San Giacomo di una di queste, adibito a laboratorio per il taglio e confezionamento della droga, i carabinieri avevano rinvenuto oltre due etti di cocaina, ben 5 telefoni cellulari utilizzati dall’uomo per i contatti con i suoi clienti, e oltre 10mila euro frutto dell’attività illecita e pronti per essere investiti in un nuovo acquisto di stupefacente. Con gli arresti di oggi i carabinieri ritengono di aver smantellato un’organizzazione che, da circa 1 anno, aveva fatto suo gran parte del mercato di cocaina nelle zone di Pietra Ligure, Loano e Borghetto.

Gibertini, in pratica il boss locale, era un vero e proprio professionista dello spaccio: preciso e organizzatissimo, lavorava in orari definiti (dalle 16 alle 21) e, per chi si rivolgeva a lui fuori dall'”orario d’ufficio”, non vi era nessuna possibilità di consegna  dello stupefacente. Lui e la moglie – che da 7 anni non facevano la dichiarazione dei redditi – mantenevano uno stile di vita altissimo tra auto di lusso (7 macchine cambiate in 8 anni, tutte pagate in contanti) e shopping nelle zone più “inn” come il Quadrilatero della moda di Milano.

Insieme ai suoi “scagnozzi”, il boss spacciava circa 2 kg di cocaina al mese. La presenza di appartenenti alla famiglia Insolito fa anche pensare a legami con la malavita napoletana. I 4 arrestati di oggi sono stati fermati mentre stavano andando in banca a fare un prelievo e così anche i loro conti corrente sono stati bloccati. “Questo è molto importante – sottolinea il tenente Colongo della Compagnia di Albenga – perchè oltre ad averli puniti penalmente siamo riusciti a colpirli anche economicamente”. Sono infatti stati sequestrati circa 100mila euro.

“In questo caso, come in moltissime altre occasioni, è stata molto importante la segnalazione da parte di cittadini di movimenti sospetti nella loro zona – fa sapere il Ten. Col. Giovanni Garau, Comandante Provinciale Arma dei Carabinieri -. Un plauso va anche a loro”.

Insolito Felice e Pasquale saranno interrogati dopodomani dalla dottoressa Barbara Aschero. Gli altri due arrestati nell’operazione di oggi si trovano invece nelle carceri di Sanremo ed Imperia a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.