Giornata Europea dei Parchi: Bergeggi “mostra” la sua grotta marina

Isola Bergeggi

Bergeggi. Nell’ambito della “Giornata Europea dei Parchi”, per ricordare il giorno in cui, nel 1909 in Svezia, venne istituito il primo parco, l’assessorato all’Ambiente del Comune di Bergeggi in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova organizza “La Grotta Marina di Bergeggi – visita guidata alla scoperta della più nota grotta marina della Liguria”.

Si tratta di un percorso di particolare panoramicità, lungo il tratto di costa prospiciente l’isolotto di Bergeggi, caratterizzato dalla presenza di alte falesie a strapiombo sul mare che ospitano la più nota grotta marina della Liguria. Originatasi per corrosione carsica, all’interno di un massiccio di calcari dolomitici, risalenti a circa 200 milioni di anni fa, la grotta deve il suo aspetto attuale all’erosione marina che ha agito successivamente, di preferenza là dove la roccia era più carsificata e fratturata.

La parte emersa è costituita da un’ampia cavità principale nella quale oggi entra il mare e da alcune diramazioni poste al di sopra dell’attuale livello marino. La parte sommersa si sviluppa dalla superficie fino a 7m di profondità articolandosi in diversi cunicoli, sale più o meno ampie e laghi salmastri, in cui l’acqua marina si mescola ad acqua di origine continentale proveniente da infiltrazioni nella roccia. Le testimonianze in essa conservate, la morfologia delle pareti e i depositi marini e continentali che si trovano al suo interno, permettono di raccogliere dati fondamentali relativi all’evoluzione dell’intera area costiera durante il Quaternario, era geologica caratterizzata da numerose e intense variazioni climatiche con conseguenti oscillazioni del livello del mare.  Frequentata fin dall’antichità, al suo interno sono stati rinvenuti numerosi reperti paleontologici risalenti al Neolitico che testimoniano l’uso della grotta sia a scopo sepolcrale sia abitativo.

Il percorso vanta inoltre spettacolari scorci sull’Isola di Bergeggi, che dista dalla costa solo poche centinaia di metri, e sull’Area Marina Protetta. E’ facile restare abbagliati dai colori del mare che si infrange sulle scogliere sottostanti ma vale la pena osservare le specie vegetali pioniere tipiche di substrati calcarei e le specie arbustive della gariga e della macchia mediterranea tra le quali spiccano Campanula sabatia (esclusiva della liguria occidentale), Euphorbia dendroides, la rara Anthyllis barbajovis e l’endemica Thymelea hirsuta.

Eccezionalmente parteciperanno alla visita guidata i docenti universitari che da anni svolgono studi ed indagini geologiche, geo-morfologiche e archeologiche all’interno della grotta e che hanno permesso di raccogliere dati fondamentali relativi all’evoluzione dell’intera area costiera durante il Quaternario, le sue modificazioni e gli effetti della tettonica e delle oscillazioni eustatiche. L’appuntamento è alle ore 17.00 in via Aurelia, incrocio con Via Torre d’Ere (presso bar-edicola). L’escursione è gratuita e non necessita di prenotazione. Si raccomandano un abbigliamento comodo e calzature adeguate. In caso di pioggia e/o avverse condizioni meteo, sarà esclusivamente facoltà della guida decidere di effettuare l’escursione.