Loano. Ammaraggio di fortuna di un ATR 42 a circa sei miglia dal porto di Loano. Ci sono superstiti in mare che aspettano i soccorsi e un via vai continuo di movedette che accorrono in aiuto dei sopravvissuti. Sembra tutto vero, ma non lo è.
Si tratta infatti di un’esercitazione volta a testare le risposte delle organizzazioni di soccorso nel malaugurato caso in cui si dovesse verificare un incidente aereo in un volo diretto all’aeroporto Panero di Villanova d’Albenga. In base alle leggi in vigore le operazioni di assistenza a terra, in caso di incidente reale, sono di competenza della locale Prefettura, mentre la gestione del soccorso in mare ai sopravvissuti e la ricerca degli eventuali dispersi spetta alla Guardia Costiera, che coordina l’attività di tutti i mezzi aeronavali partecipanti.
L’esercitazione, in corso in queste ore, è comunque molto realistica: un gruppo di soccorritori della Croce Rossa svolge il ruolo dei superstiti che vengono recuperati in mare dalle motovedette e dagli elicotteri coordinati dalla sala operativa della Capitaneria di Porto; il personale del 118 di Savona ha invece allestito un posto medico avanzato nel porto di Loano e viene accompagnato sul luogo dell’incidente dalle motovedette della Guardia costiera. Uno scenario suggestivo, ma per fortuna si tratta solo di una finzione.











