Savona. Don Carlo Rebagliati, nella mattinata di ieri, ha lasciato tutti i suoi incarichi di funzionario della diocesi di Savona e di responsabile dei beni artistici della chiesa e del suo patrimonio culturale. Don Carlo, sessantenne, è stato per quindici anni economo in Diocesi, l’uomo dei conti della curia. Il sacerdote, nell’ultimo periodo, era però finito al centro dell’attenzione mediatica visto che, per molti anni, è stato a stretto contatto con don Nello Giraudo, il prete indagato dalla Procura per pedofilia accusato da Francesco Zanardi.
Per questa vicenda don Rebagliati è infatti anche stato sentito, come persona informata sui fatti, dai sostituti procuratori savonesi che stanno indagando sui presunti abusi subiti da alcuni ospiti delle comunità per minori della curia savonese. Dopo la decisione di lasciare gli incarichi in Diocesi Don Carlo continuerà comunque a gestire soltanto le parrocchie dei comuni di Noli e Tosse che guida da pochimesi.
Don Carlo nella lettera di dimissioni depositata in Diocesi spiegherebbe tutti i motivi che l’hanno spinto a fare questa scelta. Secondo quanto trapelato Rebagliati sarebbe stato stanco di sopportare le accuse nei suoi confronti sulla gestione degli affari e dei conti della curia. Un peso non da poco avrebbe avuto comunque anche l’esplosione del caso dei preti pedofili. Don Carlo è anche amico di Zanardi, ovvero l’accusatore numero uno della Diocesi, una situazione certamente non facile da gestire per il sacerdote.