Cairo M. “Al rispetto degli accordi sottoscritti con il sindacato e all’onorare gli impegni presi con gli enti locali, l’AP del gruppo Continental preferisce i ‘patti’ con ‘l’Adecco’, l’agenzia di fornitura di lavoratori interinali”. E’ questo il grido d’allarme lanciato dalla Rsu dell’Ap Continental di Cairo Montenotte.
“Dopo il dramma sociale, che si è creato con la mancata conferma dei 56 lavoratori, che hanno seguito un lungo percorso di inserimento in azienda finanziato dalle istituzioni e iniziato con contratto di work experience, oggi l’azienda, pur essendoci tutte le condizioni favorevoli per una stabilizzazione degli organici, in modo unilaterale ha deciso di assumere con contratto interinale mortificando e precarizzando sempre di più i lavoratori” denunciano i sindacati.
“La Rappresentanza sindacale unitaria e le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm dopo aver chiesto all’azienda comportamenti coerenti con le politiche concertate che hanno consentito lo sviluppo e la crescita del sito produttivo, e con le dichiarazioni contenute nell’accordo del 22 Luglio 2008, denunciano questa strategia irresponsabile, e moralmente discutibile” si legge in una nota della Rsu.
“Chiediamo alle istituzioni (provincia-regione) che si sono rese disponibili ad avviare e sostenere i contratti finanziati, di farsi portavoce delle esigenze delle famiglie dei lavoratori sfruttati e sottopagati per mesi e poi lasciati in mezzo ad una strada con un pò di elemosina, ma senza speranza e senza futuro. Per la società civile e per un’azienda seria i lavoratori dovrebbero rappresentare una risorsa preziosa, utile per la crescita ed il benessere di tutti, per l’AP oggi, purtroppo, sono solo strumenti per il solo profitto e quindi usa e getta come le lamette da barba” dicono ancora i rappresentanti dei lavoratori dell’azienda cairese.
“La Rsu metterà in campo tutte le iniziative e gli strumenti necessari per impedire che inizi il ciclo dei licenziamenti e delle assunzioni di lavoratori interinali, che porterebbe inevitabilmente all’impoverimento delle professionalità e del tessuto sociale del territorio” concludono dalla Rsu.