Ponente. Il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola si è dimesso. L’annuncio è stato dato in diretta pochi minuti fa nel corso di una conferenza stampa. Il Ministro è rimasto coinvolto, pur non essendo indagato, in un’inchiesta della Procura di Perugia che avrebbe stabilito che una casa a Roma a lui intestata è stata acquistata ricorrendo anche ad assegni circolari emessi su richiesta dell’architetto Angelo Zampolini.
Una bufera dalla quale Scajola non è uscito indenne e che l’ha portato, dopo essere stato invitato da più parti a fare chiarezza, alla scelta di lasciare i suoi incarichi nel Governo Berlusconi.
“Io sto vivendo da dieci giorni una situazione di grande sofferenza. Sono al centro di una campagna mediatica senza precedenti e su un’inchiesta giudiziaria nella quale non sono indagato. Ho imparato nella mia vita che la politica dà sofferenze ma anche che queste sono compensate dalle soddisfazioni. So che tutti i cittadini hanno grandi sofferenze e non voglio che si pensi che solo io sto soffrendo” ha detto il Ministro.
“Certo è che mi trovo tutti i giorni a leggere ricostruzioni sui giornali che sono in contraddizione tra loro. In questa situazione che non auguro a nessuno io mi devo difendere e per difendermi non posso continuare a fare il Ministro come ho fatto in questi ultimi due anni” ha proseguito Scajola.
“Un Ministro non può sospettare di abitare in una casa pagata in parte da altri. Se dovessi appurare che la mia abitazione romana fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo i miei legali eserciteranno le azioni legali necessarie per l’annullamento del contratto di compravendita. Questa è la motivazione principale che mi spinge a dimettermi da Ministro, convinto di essere estraneo da questa vicenda. Sono anche sicuro che questo sarà dimostrato ma, visto che per fare politica bisogna che non ci siano sospetti, io mi dimetto. Sono sicuro che con questa mia scelta il Governo Berlusconi potrà continuare a lavorare in serenità” ha concluso Scajola.