Albenga. Tra gli argomenti “caldi” al centro del dibattito del consiglio comunale ingauno, anche il bilancio per il 2010. L’abolizione dell’Ici sulla prima casa ha notevolmente ridotto, per i Comuni, gli introiti, che di anno in anno vanno sempre più riducendosi. L’amministrazione ingauna ha infatti messo a bilancio 6 milioni e 490 mila euro derivanti da questa imposta, a cui vanno aggiunti 2 milioni e 100 mila euro di trasferimenti dal governo centrale per i mancati incassi Ici.
Nessuna variazione invece per l’imposta sulla pubblicità e per l’addizionale sull’energia elettrica, “bloccate” al valore del 2009, pari rispettivamente a 238 mila e 240 mila euro, mentre si abbassano le entrate derivanti dall’addizionale Irpef che, pur rimandendo invariata allo 0,6%, dovrebbe far incassare solo 1 milione e 650 mila euro.
Segno “più” invece per la Tarsu: è infatti previsto un aumento del gettito rispetto al 2009 a seguito dei numerosi accertamenti sui rifiuti effettuati negli anni precedenti. L’importo previsto a bilancio ammonta 4 milioni e 700 mila euro. In aumento anche i trasferimenti correnti dello Stato che, al netto della compensazione per l’abolizione dell’Ici sulla prima abitazione, raggiungono i 2 milioni e 700 mila euro. Stessa previsione per i trasferimenti regionali per funzioni delegate che, grazie al settore sociale (il distretto sociosanitario del Ponente vede il Comune di Albenga capofila) raggiungeranno i 3 milioni. In totale i trasferimenti correnti ammonteranno ad oltre 8 milioni e 700 mila euro.
In discesa i proventi da servizi pubblici, nonostante gli aumenti delle tariffe di asili nido, campi solari, mensa scolastica e scuolabus, che nei giorni scorsi avevano acceso la polemica politica. “Gli aumenti – spiegano dal Comune – si sono resi necessari al fine di adeguare, anche se non completamente, le contribuzioni degli utenti rispetto ai costi di gestione che, negli ultimi anni, sono aumentati considerevolmente. D’altra parte, le tariffe risultano essere in linea, se non spesso più modeste, di quelle relative ai Comuni limitrofi e rispondono anche ad una logica di maggiore equità sociale, che tiene conto del servizio erogato”. “Le nuove tariffe – proseguono dall’amministrazione civica – saranno, infatti, determinate tramite l’applicazione del regolamento Isee in fase di approvazione che prevede, tra l’altro l’applicazione della tariffa personalizzata e l’introduzione del quoziente familiare”.
Previste in discesa anche le voci di entrata relative ai proventi derivanti dalle sanzioni per violazione del codice della strada e degli introiti delle farmacie comunali. In questo caso, a far prevedere mancati incassi per 30 mila euro, contribuisce anche la concorrenza delle parafarmacie aperte in tutta Albenga.
La giunta punta molto, invece, sulla vendita o locazione di immobili comunali, che dovrebbe rendere, in totale, sei milioni e 300 mila euro. Inoltre 316 mila euro giungeranno dall’Asl 2 per il diritto di superficie del nuovo ospedale, mentre 416 mila euro sono previsti per il canone di occupazione del suolo pubblico.
Il bilancio presentato in consiglio comunale prevede oltre 47 milioni di entrate (di cui quasi 12 milioni derivanti da prestiti), quasi 30 milioni di spese correnti e 3 milioni e mezzo di investimenti.