Albenga. Aumento del 20% del buono pasto nelle mense scolastiche, che passa da euro 3,50 a euro 4,20, retta dell’asilo nido più esosa – che, per i residenti passa da 250 a 300 euro mensili – così come del campo solare (da 280 a 350 euro mensili) e del trasporto scuolabus che passa da 20 a 25 euro mensili: è questo il contenuto della delibera numero 145 del 5 maggio approvata dalla Giunta comunale ingauna e che scatena le reazioni della minoranza.
“Sono molto preoccupato dell’incidenza che questo provvedimento avrà sugli utenti e, in generale, sulla scuola pubblica – dice l’ex sindaco albenganese e attuale consigliere comunale del Pd, Antonello Tabbò -. Si tratta di un’ulteriore dimostrazione di come da alcune parti vi sia una scarsa attenzione al sociale. Come minoranza daremo certo battaglia su questo punto, non si può tacere davanti a provvedimenti simili, per il bene dei bambini e delle famiglie. Tutti devono essere messi sullo stesso piano nell’affrontare la vita ed avere le stesse possibilità”.
A quanto pare nessun bambino potrà più essere esentato dal pagamento del buono mensa: per tutti è previsto un contributo minimo di 1,50 euro a pasto. Attualmente sono esentati dal buono pasto circa 300 bambini.
“Per una famiglia che non riesce ad arrivare nemmeno alla metà del mese anche 1,50 euro rappresenta una cifra consistente e che va ad incidere su un bilancio familiare ai limiti della sussistenza – dice Alfonso Salata, ex assessore ai Servizi Sociali -. Mi fa sorridere, ed è un sorriso davvero amaro, che chi, in campagna elettorale, predicava ‘pasti gratis per tutti’ a qualsiasi ora del giorno e della notte, ora, standosene seduto sulla sua poltrona, razzola a dir poco male e si mostra incapace di trasformare i suoi slogan in fatti”.
“Nel corso del mio mandato ho conosciuto tantissime famiglie che devono vivere con 800 euro al mese e che comunque cercano dignitosamente di mandare i figli a scuola: che ora si metta loro una tassa in più da pagare, anche minima, mi lascia allibito, soprattutto in questo momento di crisi economica che colpisce i più deboli. Oggi l’ultima cosa da fare è qualla di andare a chiedere soldi a chi va avanti a stento. Ricordo slogan apparsi sui giornali e che ‘virgolettavano’ affermazioni dell’attuale assessore come ‘Meno rotonde e più soldi ai servizi sociali’ con i quali criticava l’ex giunta e affermava di avere le soluzioni giuste. Purtroppo oggi le abbiamo sotto gli occhi” conclude Salata.