Toirano. Telefonate che non “dicono” nulla. Sono quelle effettuate e ricevute da Luca Salvatico e controllate minuziosamente dagli investigatori: qualche chiamata a parenti ed amici e nulla di più. Nè un numero sconosciuto o sospetto, niente di niente.
A quasi un mese dalla scomparsa dell’infermiere di Murialdo svanito nel nulla in località Carpe, lungo la strada che da Bardineto conduce a Toirano, non vi sono elementi nuovi su cui ragionare. Il contro corrente bancario è a posto, i tabulati telefonici dei cellulari e del numero di casa non presentano alcuna anomalia. Gli inquirenti hanno così deciso di passare al vaglio anche i tabulati dell’ufficio del padiglione “Spotorno” del Santa Corona dove l’infermiere prestava servizio da una quindicina di anni.
Tutti elementi che alimentano le paure dei familiari di Luca, come quella che il loro caro possa essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato e aver visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Le macchioline di sangue trovate nella Toyota Yaris abbandonata di tutta fretta sul ciglio della strada farebbero pensare al peggio, ma le minuziose ricerche non hanno comunque portato al ritrovamento di molte tracce: giusto quella seguita dai cani che hanno fiutato un tragitto che porta al piazzale dell’ex discoteca “Domina”. Qui l’infermiere sembra essersi dissolto nel nulla. La speranza è che l’esame delle macchioline di sangue da parte del Ris aggiunga qualche nuovo elemento da cui ripartire.