Cronaca

Rissa tra albanesi, 26enne condannato a 4 anni e 8 mesi per tentato omicidio

aula tribunale

Savona. Quattro anni e otto mesi. E’ questa la condanna inflitta, questa mattina, dal giudice Barbara Romano, a Ervist Alushi, un albanese di 26 anni. Il giovane, che è stato giudicato con rito abbreviato, doveva rispondere dell’accusa di tentato omicidio e rissa aggravata perché nell’ottobre 2007 era rimasto coinvolto con altri connazionali in una violenta discussione al porto di Alassio.

Il bilancio della rissa era stato di quattro feriti, uno dei quali ricoverato al San Martino di Genova in prognosi riservata, e sei arresti da parte dei carabinieri. Secondo quanto ricostruito la “querelle” si era accesa per futili motivi: i giovani albanesi erano infatti stati respinti all’ingresso della discoteca Al Porto perché i buttafuori sostenevano che alcuni di loro avevano già causato problemi nel locale. A quel punto i due gruppi di ragazzi (una decina in tutto) si erano allontanati per riprendere le macchine ma avevano iniziato ad accusarsi reciprocamente per il mancato ingresso.

Dalle parole si era presto passati ai fatti: dalle auto erano usciti un coltello a serramanico, due cacciaviti, una livella (oggetti poi sequestrati dai carabinieri di Alassio) e sembra anche una mazzetta. Uno dei coinvolti nella rissa, Ramiz Hasanpapaj, residente a Loano, era stato raggiunto e colpito da due fendenti al fianco inferti, secondo quanto ricostruito dall’accusa, da Alushi (per cui il pm Giovanni Battista Ferro aveva chiesto 12 anni). Questa mattina si è quindi arrivati ad una sentenza.

Sempre per la stessa vicenda, stamani, davanti al gup Barbara Romano è stato rinviato a giudizio, ma solo con l’accusa di rissa aggravata, Julian Selfo, 29 anni, residente a Garlenda. Il giovane, difeso dall’avvocato Carlo Manti, ha scelto questa via perché determinato ad uscire “pulito” da questa vicenda e dimostrare la sua estraneità alle contestazioni dell’accusa. Per lui il processo si aprirà tra un anno (ad aprile 2011).

Altri “protagonisti” della rissa, i due fratelli Ramiz e Altin Hasanpapaj, residenti a Loano, avevano invece scelto di patteggiare.