Savona. Conciliare le esigenze della vita notturna con quelle delle regole e della tranquillità delle persone. E’ questa l’unica possibilità a disposizione dell’industria dell’ospitalità ligure e savonese di fronte alle continue voci che in questo periodo si rincorrono tra limitazioni, stop e demonizzazioni di chi vuole soltanto divertirsi. E’ la presa di posizione congiunta del presidente Fipa Savona Fabrizio Fasciolo e del presidente provinciale di Federalberghi Pino Cerminara.
“Se il problema è provocato da pochi scalmanati, o da soliti noti teppisti che si annidano tra la folla, non vorremmo che per il 2010 nei diversi centri costieri savonesi si imboccasse ancora una volta la strada della Riviera dei divieti o, peggio, quella dell’assoluto coprifuoco” affermano i due presidenti.
“Le questioni di ordine pubblico debbono avere una risposta sul piano di una più attenta vigilanza e rigida repressione in base alle responsabilità personali. Due esempi concreti: se gli episodi di disturbo sono accertate in una determinata zona, si facciano controlli per farli cessare senza eccezioni; e ancora: nel caso in cui nel tragitto tra una sala da ballo e la stazione ferroviaria si verificano ogni sabato notte atti di vandalismo o teppismo, si intervenga con mano sicura contro gli autori così prevedibili e diseducativi verso tutti” affermano ancora Fasciolo e Cerminara. Il riferimento è anche alle amministrazioni comunali che hanno la possibilità di impiegare la Polizia locale.
I due esponenti delle associazioni di categoria parlano chiaro e affermano: “Ogni passo indietro nell’accoglienza, dall’hotel al dopo-albergo, dal commercio alla spiaggia, è destinato ad avere pesanti ripercussioni sull’economia dell’ospitalità della nostra provincia. Se si è d’accordo con questo principio, è necessario che ogni amministrazione Comunale savonese faccia le proprie scelte sul piano della tutela del divertimento, oltre che della vigilanza sulla correttezza commerciale e della salvaguardia dell’ordine pubblico e del rispetto del riposo delle persone. Spegnere semplicemente e ciecamente anche uno solo di questi elementi fondamentali della vita sociale, significa soltanto provocare disastri all’unica economia sostenibile che ancora porta valore aggiunto alle casse pubbliche e private di enti locali e aziende”.
“Diversamente – proseguono -, si provocherà tra l’altro un pericoloso pendolarismo lungo le strade della Riviera da parte di chi si sente costretto a spostarsi, anche per diversi chilometri, pur di trovare meno divieti e limitazioni nel proprio tempo libero. Ciò, oltretutto, con un grave danno di immagine generale del Savonese, tra palesi disparità e pericolose incongruenze che non faranno altro che allontanare presenze della nostra costa”.
“Quando la provincia di Savona era leader nelle presenze-vacanze, il turista veniva in liguria per mare, divertimento, e la possibilità di fare incontri. Dunque, non si può immaginare una vacanza avulsa da un dopo-albergo, non fracassone e disordinato. Una delle lamentele principali dei nostri ospiti è la carenza di scelta del divertimento serale: fermo restando che non abbiamo la cultura trasgressiva della Francia o della Spagna, non possiamo tuttavia limitare la libertà delle persone che durante le vacanze vogliono uscire ogni sera e dimenticare i propri orari e la routine” concludono Fasciolo e Cerminara.