Funestato dalla previsione di pioggia e neve al centro-nord, l’esodo dei vacanzieri delle festività pasquali è in pieno svolgimento. Circa dieci milioni gli italiani in movimento di cui – calcola il Centro studi casa Cescat – sette utilizzeranno l’autovettura.
Traffico da ‘bollino rosso’, dunque, almeno fino alla fine della mattinata su strade e autostrade, dove i mezzi pesanti non circolano dalle 16 fino alle 22 e dalle 8 alle 22 di sabato, domenica di Pasqua, lunedì dell’Angelo e anche dalle 8 alle 14 di martedì, in previsione dei rientri. Per far fronte ai disagi dei viaggiatori e per monitorare la rete viaria è stato attivato il Centro di coordinamento nazionale per la viabilità, mentre la Polizia stradale ha dispiegato 1.450 pattuglie oltre ad aver adottato un piano di prevenzione e contrasto dei comportamenti di guida più pericolosi che prevede l’utilizzo di 242 postazioni tutor per il controllo della velocità media; 70 misuratori di velocità in postazione fissa e mobile; 700 etilometri e 1200 precursori per il controllo dei conducenti. Traffico viene registrato in questi giorni di esodo pasquale specialmente sull’A10 Genova-Savona, nel tratto tra il bivio con l’A26 e Savona in direzione Ventimiglia e nel tratto cittadino tra il bivio con l’A26 ed il bivio con l’A7 verso est.
Secondo l’Osservatorio nazionale del turismo, sono 7,2 milioni (81,1 per cento) gli italiani che hanno scelto di restare nel Bel Paese, mentre oltre 1,5 milioni andranno all’estero, e circa 100 mila non hanno ancora deciso. Per chi preferisce recarsi oltre confine l’alternativa è tra le capitali culturali (60,9 per cento) e le destinazioni balneari (25,1). Tra i vacanzieri che rimarranno in Italia, invece, 2,5 milioni scelgono le coste, 2,1 milioni le città d’arte, 1 milione preferisce la montagna, oltre 840 mila la campagna. All’avvio la stagione dei laghi, dove si recheranno il 5,7 per cento degli italiani in vacanza. Nel solo periodo di Pasqua il turismo degli italiani – sempre secondo l’Osservatorio – attiverà consumi per oltre 4,8 miliardi di euro, dei quali 3,2 miliardi resteranno in Italia