Savona. Un anno, otto mesi e 600 euro di multa. E’ questa la condanna inflitta, al termine del rito abbreviato, questa mattina, a Indrit Deda, uno degli arrestati nell’ambito dell’operazione “Tabula Rasa”, per l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco. Proprio nel corso degli arresti e delle perquisizioni effettuate nell’ambito dell’operazione dei carabinieri ad Albenga, a casa del fratello di Indrit, Helion, era stata trovata una pistola a tamburo.
In un primo tempo per il reato era finito in manette proprio lo stesso fratello di Indrit. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia però Helion si era detto estraneo alla vicenda (versione che era poi stata confermata da Indrit) ed era stato scarcerato. Questa mattina, in aula, il giudice ha quindi condannato Deda, difeso dall’avvocato Carlo Manti, per ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco.