Savona. Si è svolto il 29 marzo un incontro tra le segreterie nazionali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm e la dirigenza di Ciet, inerente la vertenza che vede la messa in mobilità di 259 dipendenti su un totale di 990 presenti nelle varie realtà del territorio nazionale, tra cui anche Vado Ligure ed Albenga. Un nuovo faccia a faccia è già stato fissato per il prossimo 19 aprile.
“La direzione aziendale – spiegano i sindacati confederali – ha esposto le ragioni di tale procedura fornendo alcuni dati della situazione generale in cui si trova il settore e la società, motivando la crisi con la contrazione del fatturato da parte di Telecom che degli altri committenti e dei relativi margini di redditività. È stato confermata l’acquisizione di un importante contratto di 80 milioni di euro per la realizzazione di campi fotovoltaici, non
ancora operativo”.
“Sono stati chiesti, per il prossimo incontro, una dettagliata situazione dei carichi di lavoro divisa per tipologia di attività sui vari centri operativi al fine di valutare la congruità e proporzionalità di quanto previsto nella procedura di messa in mobilità. In particolare è stato chiesto il dato disaggregato delle attività previste nei cantieri, il fatturato 2009 e il budget 2010, disaggregato per cantieri, la quantità di lavoro assegnato al subappalto, nelle varie aree, i dati occupazionali per cantiere delle uscite nell’anno 2009/2010 ed eventuali assunzioni, ed ogni altro elemento utile alla valutazione della situazione” sottolineano poi le organizzazioni sindacali.
Fiom, Fim e Uilm si dicono poi preoccupate per il ritardo nel pagamento dei salari, che sta raggiungendo le due settimane, e per la scelta di Ciet di sospendere i versamenti al fondo pensionistico, salvo regolare il tutto in caso di dimissioni del lavoratore. “Una azione – spiegano – che, se come ha dichiarato la direzione, ha permesso di ridurre l’ esposizione della società verso le banche, scarica sui lavoratori le scelte industriali e finanziare dell’azienda”. I sindacati hanno quindi deciso di proseguire con lo stato di agitazione, valutano il da farsi in una riunione che si terrà a Roma il 12 aprile.