Cronaca

Celle, problema con cartelle di pagamento: il sindaco scrive alla Tecnocivis

Celle Ligure Comune

Celle L. Il primo cittadino di Celle, Franco Zunino, ha inviato una lettera alla società Tecnocivis e al presidente della Provincia Angelo Vaccarezza per chiedere la sospensione delle cartelle di pagamento arrivate ad alcuni cittadini. “Segnalo che a numerosi cittadini abitanti a Celle Ligure, sul confine con la strada provinciale Celle-Sanda-San Martino, sono giunte da parte della Soc. Tecnocivis diverse richieste di pagamento di canoni per accessi su Strada Provinciale con arretrati dall’anno 2005” scrive il sindaco.

“Le stesse cartelle erano già state inviate nel corso degli anni precedenti e, a seguito di proteste non solo di Celle Ligure ma anche di altri Comuni della zona, erano poi state sospese. E’ perciò con sorpresa e rammarico che sono stato portato a conoscenza che, nuovamente, la Tecnocivis ha inviato cartelle di pagamento, con diffida perentoria, a tutta una serie di nostri cittadini” prosegue Zunino.

“Questi accessi, come del resto già chiarito nel corso dell’anno precedente, riguardano strade collegate con la Provinciale ed accessi risalenti alla notte dei tempi, realizzati nel momento in cui era stata realizzata la Strada Provinciale  grazie alla cessione bonaria, da parte di questi cittadini, delle aree necessarie per la realizzazione della strada stessa, e perciò, a mio avviso, non configurabili come richieste di passi carrai con relative richieste economiche. Mi sembra che il tutto venga considerato dai cittadini come una gabella fiscale su un diritto acquisito da tempo” aggiunge il primo cittadino di Celle.

“Sono perciò a richiedere, a nome dei cittadini interessati, la sospensione delle cartelle di pagamento e, a Lei Presidente, sempre sensibile alle esigenze dei suoi amministrati, di procedere formalmente attraverso una Deliberazione che regolamenti questa situazione, per lo meno evitando di richiedere arretrati che i cittadini non sapevano neanche di dover pagare. Si tenga altresì conto che molti dati sui quali si basano le cartelle sono errati ed andrebbero rivisti in quanto, per esempio, sono state mandate ad un solo cittadino istanze di pagamento relative ad accessi che interessano invece più persone” conclude Zunino.