Genova. Agg. h. 9,40 – Lo spazio aereo della Germania al momento resta chiuso. Risultano perciò cancellati, al momento, tutti i voli odierni per Monaco in partenza dal Cristoforo Colombo. Al momento è invece confermato il volo British Airways per Londra delle 13.20. In mattinata i voli nazionali da e per l’aeroporto di Genova hanno volato regolarmente; registrati ritardi sui voli da e per Roma a causa di nebbia su Fiumicino. –
Aerei che tornano a volare, anche se con alcuni cambiamenti, all’aeroporto “Cristoforo Colombo” di Genova. Tutti confermati i voli domestici, tranne il Ryanair per Bari delle 8,20.
Per quanto riguarda i voli internazionali sono collegati alla situazione nei cieli “esteri”: a Monaco lo spazio aereo è stato riaperto alle 20.00 di ieri, mentre quello di Parigi dovrebbe riaprire ai voli internazionali alle 13 di oggi. Lo spazio aereo spagnolo è aperto, quello inglese è chiuso a tempo indeterminato.
I voli per Monaco sono dunque tutti confermati (Lufthansa 6.35 – 12.00 – 14.50 – 18.25); per Parigi, cancellato certamente l’Airfrance delle 7.30, quello delle 13.30 potrebbe essere operato in ritardo e quello delle 17.55 dovrebbe operare in orario. Voli per Londra: certamente cancellato il Ryanair delle 13.20. Dopo la riapertura dello spazio aereo inglese il British Airways delle 13.50 potrebbe operare, dato che macchina ed equipaggio sono a Genova; volo per Tirana: confermato (21.00); volo per Madrid: confermato (7.00).
Anticipazione su giovedì: Ryanair ha già annunciato la cancellazione del volo per Londra, anche in caso di riapertura dello spazio aereo inglese. Il consiglio agli utenti resta quello di contattare la compagnia aerea prima di recarsi in aeroporto, per informarsi sull’operatività del volo.
Intanto, si è svolta ieri presso l’aeroporto di Bologna la riunione convocata d’urgenza da Assaeroporti per analizzare dal punto di vista dei gestori la pesante situazione generata dalla nube vulcanica cha ha provocato un blocco quasi totale del traffico aereo sugli aeroporti italiani.
Gli aeroporti che si sono riuniti, 14 società di gestione del centro e nord Italia, sono stati quelli più gravemente penalizzati dal fenomeno e hanno proposto, unanimemente, di richiedere al Governo lo stato di crisi legato alla calamità naturale, considerata la rilevanza che il fenomeno ha assunto provocando danni all’intero sistema del trasporto aereo per le migliaia di ore di lavoro perse, per le migliaia di voli cancellati con conseguenti disagi per decine di migliaia di passeggeri nonché per i mancati ricavi generati e per tutti i costi aggiuntivi dovuti all’assistenza dei passeggeri bloccati nelle aerostazioni ammontanti a svariati milioni di euro.
Assaeroporti procederà alla quantificazione puntuale dei danni richiedendo al Governo, secondo una traccia comune definita a livello europeo da Aci Europe, un incontro per esporre le urgenti richieste del sistema aeroportuale italiano e concordare le modalità attraverso le quali poter rientrare dei gravi danni economici sopportati.
L’Associazione esprime, infine, la necessità di essere direttamente coinvolta nelle decisioni relative a casi analoghi per poter tempestivamente informare – in uno spirito di piena collaborazione – i propri associati e dare quindi la possibilità di interventi più tempestivi e coordinati.