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Veltroni ad Albenga promuove Tabbò: “Bisogna scegliere chi sa governare meglio”

Veltroni ad Albenga

Albenga. “Sono tornato ad Albenga dopo 5 anni visto che l’ultima volta aveva portato bene all’amico Tabbò”. Comicia con queste parole la serata albenganese dell’ex segretario del Partito Democratico Walter Veltroni che è arrivato in piazza delle Erbe, nel centro storico, dove incontrerà gli elettori. Sono circa un centinaio i sostenitori del Pd che si sono dati appuntamento in piazza per assistere al discorso di Veltroni.

Sono presenti inoltre i candidati del Partito Democratico, oltre al segretario provinciale del partito Giovanni Lunardon e al sindaco di Albenga Antonello Tabbò.

“Le elezioni amministrative sono elezioni nelle quali quello che conta è scegliere bene chi amministra. Questo da Albenga come nel resto della Liguria e d’Italia. Io penso che il rapporto di fiducia che c’è tra i cittadini e il sindaco, così come con il presidente della Regione, sia la migliore garanzia. Certo le elezioni hanno un significato politico ma quando sono amministrative bisogna scegliere chi sa governare meglio” ha detto Walter Veltroni.

L’ex segretario del Partito Democratico ha poi elogiato il candidato Antonello Tabbò, promuovendo la sua candidatura: “Alle Comunali si sceglie un sindaco non si sceglie un partito. Non stiamo parlando di elezioni politiche, in questo caso si sceglie quello che dà maggiori garanzie di competenze, di onestà e di affidabilità. Penso che Antonello abbia dimostrato nel corso di questi 5 anni, io ricordo di essere stato qui all’inizio di questa sua esperienza che poi ho seguito con attenzione da distante, di avere tutte queste caratteristiche”.

Sulla manifestazione del Popolo della Libertà a Roma Veltroni ha commentato: “Non erano un milione di persone come loro hanno detto ma questo fa parte di quei giochi di cifre che vengono tirati in ballo in questi casi. Però mi è sembrato che i toni non fossero adeguati ad una manifestazione durante la quale parlava il presidente del Consiglio. Non riesco ad immaginare nè Sarkozy nè Blair nè Gordon Brown o altri fare qualcosa di simile. Purtroppo capita nel nostro paese”.