Vado Ligure. E’ ormai da alcuni mesi che la “Petrolig” di Vado ligure, che gestisce un deposito costiero attrezzato per la ricezione di benzine e gasoli via mare (e sempre via mare vengono effettuate spedizioni), ha aperto un confronto con le segreterie di Filctem Cgil – Femca Cisl e Uilcem Uil, con l’obiettivo di terziarizzare le operazione di banchina, in particolare per quanto concerne l’attacco e lo stacco delle manichette per il servizio nave: tutto questo, a detta dell’azienda, per efficientare il sito di Vado Ligure. Questo tipo di riorganizzazione ridurrebbe però l’organico di 4 unità.
“La scrivete segreteria – si legge in un comunicato firmato da Fulvio Berruti, segretario generale Filctem – Cgil Savona – non è disponibile a sottoscrivere iniziative che prevedono ricadute negative in termini occupazionali per due ordini di ragione. La prima è dovuta al fatto che ENI ha firmato a livello nazionale con le OOSS un accordo che non prevede esternalizzazioni, per lo meno in questo particolare settore. La seconda ha una rilevanza polita non di poco conto. La piattaforma Maersk, inserita nello strumento urbanistico portuale, prevede un nuovo accosto anche per i soggetti operatori delle rinfuse liquide e la creazione, solo per il soggetto Maersk, di oltre 640 nuovi posti di lavoro. La nostra posizione espressa al tavolo unitariamente è di verificare le condizioni operative che si determineranno nello spazio dedicato ai petroli in relazione alla nuova infrastruttura portuale, e di conseguenza aprire un confronto con tutti gli utilizzatori per trovare una eventuale soluzione organizzativa complessiva”.
“Nell’attuale contesto – si legge ancora – riteniamo sbagliato,inopportuno ed incongruente che ci siano soggetti che attuino riduzioni di personale prima ancora che vengano iniziati i lavori per la costruzione della piattaforma generando di fatto una contrazione occupazionale. Mercoledì 24 marzo ci sarà un incontro con l’azienda in sede di Unione Industriali: se l’azienda stessa confermerà l’ipotesi di terziarizzare il sevizio nave, verificheremo unitariamente che iniziative assumere, non escludendone nessuna, compreso quella di richiedere un incontro con Comune di Vado, Provincia di Savona e Autorità Portuale con il fine di ragionare lo sviluppo del territorio e, nello specifico, quello delle attività portuali in un’ottica di regia complessiva e di interesse generale”.