Savona, tagli alla scuola: “Democrazia e socialismo” scrive al sindaco

Aula scolastica

Savona. Con una lettera indirizzata al sindaco savonese Federico Berruti, il gruppo consiliare “Democrazia e socialismo” segnala “la difficile situazione in cui versa la scuola pubblica a fronte dei pesanti tagli imposti dal Governo”.

“Nel diversi distretti scolastici – si legge nella lettera – i dirigenti ed i Consigli devono fare i conti con contrazioni  di spesa pesanti che provocheranno già da subito una generalizzata impossibilità a far fronte alle spese relative all’organizzazione dei laboratori e alla copertura delle presenze del personale. Anche a Savona, le scuole a fronte di quella che viene presentata come una “razionalizzazione”, si dovranno scontare queste difficoltà, obbligando insegnanti, personale, studenti e famiglie a grossi sacrifici e ad un generale scadere del livello dell’offerta didattica ed educativa”.

“Ci rendiamo conto – si continua a leggere – che il Comune da solo non può certo sopperire totalmente a questo problema, penso però e spero che Lei condivida, che un forte segno politico e culturale che potremmo dare, sarebbe quello di aumentare il sostegno diretto alle istituzioni scolastiche sulla base di progetti concordati e selezionati in base alle reali esigenze dell’utenza. Da un calcolo approssimativo, ma non credo così lontano dalla realtà, penso che investire in più 80/100mila euro potrebbe quantomeno alleviare la difficile situazione in cui si trova la Scuola”.

“Certamente a questo andrebbe affiancato una forte iniziativa in sede ANCI e insieme agli altri Comuni, che come noi, troppo spesso con risorse limitate si trovano a dover supplire alle carenze o ai risparmi del Governo della destra.
Certamente questo investimento, che considero prioritario per la qualità della vita e della cultura delle giovani generazioni, potrebbe significare il sacrificio di qualche iniziativa sul territorio, ma credo che un opzione di questo tipo possa essere compresa e condivisa anche dalle legittime aspirazioni al “fare” di qualche Assessore”.