Savona. Sarà eseguita questa mattina, dal medico Massimo Gallo, al quale il Tribunale di Savona ha conferito l’incarico, l’autopsia sul corpo di Hassan Oayane, il marocchino ucciso lo scorso mercoledì alla foce del Centa ad Albenga. L’anatomopatologo dovrà chiarire gli aspetti ancora oscuri dell’accoltellamento: quanto è durata l’agonia di Oayane, il numero di coltelli utilizzati per ucciderlo e le caratteristiche delle lame, il tasso alcolemico nel sangue della vittima e l’ora del decesso.
Intanto gli inquirenti lavorano anche sulle versioni dei fatti fornite dagli arrestati, Christian Libero Pederiva e Luis Miguel Redondo Garcia, che davanti al gip hanno dichiarato: “Quando ce ne siamo andati dalla foce, il marocchino camminava ancora ed era vivo”. Pederiva e Garcia hanno ammesso la lite con Oayane, giustificandola con le avances fatte dalla vittima alla fidanzata del primo, che ha assistito alla prima parte della lite.
Il giudice per le indagini preliminari intanto ha confermato la decisione ipotizzata: convalida degli arresti e custodia cautelare in carcere per gli indagati. Probabilmente gli investigatori ascolteranno nelle prossime ore anche la fidanzata di Pederiva, unica testimone della lite.