Economia

Nautica, Osservatorio: dati deludenti, necessario un rilancio per superare la crisi

Loano porto Marina

Non è un quadro del tutto positivo quello tracciato dall’Osservatorio Nautica e Finanza, presentato a Milano dal vicepresidente e amministratore delegato di Pentar Maurizio Romiti.

E’ cresciuta infatti nel 2008 la produzione dei cantieri nautici italiani ma la crisi si nota dal peggioramento dei dati economico-finanziari: si riduce il rapporto tra ricavi e valore della produzione (74,6% contro 81,7 del 2007) e raddoppia l’indebitamento. Contemporaneamente si riduce del 21% il patrimonio netto aggregato delle società. Anche il risultato netto è per la prima volta negativo, con il 4,2% del valore della produzione.

Hanno composto il campione oggetto dello studio 54 società cantieristiche (che rappresentano il 33% dell’intero mercato della nautica italiana) e, per la prima volta quest’anno, anche 36 aziende di accessoristica. “Il settore della nautica da diporto avrebbe bisogno di un supporto solido da utilizzare come base per impiantare il rilancio – ha sottolineato Maurizio Romiti – Si tratta di affrontare i problemi ormai cronici della nautica italiana come per esempio la carenza di infrastrutture che rende difficile il turismo nautico. Certo, anche le imprese del settore debbono dimostrare di aver ‘imparato la lezione’. Bisogna costruire vere imprese intorno alla realtà tecnica e stilistica che già esiste e rappresenta il patrimonio di questo settore. Malgrado tutto ciò, la nautica italiana continua ad avere alcuni indicatori positivi che inducono alla constatazione che il settore poggia su basi solide che dovrebbero poter permettere, se adeguatamente valorizzate, di riprendere presto il cammino che si è bruscamente interrotto”.