Toirano. Ricerche sospese: è questa la decisione presa ufficialmente qualche minuto fa dai soccorritori che, in questi tre giorni, hanno dato l’anima nelle ricerche di Luca Salvatico, l’infermiere del Santa Corona residente in località Isolagrande, a Murialdo, e scomparso lungo la strada che collega Bardineto a Toirano, in quello che doveva essere un normalissimo lunedì mattina di lavoro. 72 ore sono ormai passate e il 42enne di Murialdo è ormai ufficialmente “persona scomparsa”. La mancanza di novità su cui lavorare rispetto alle scorse ore ha portato a questa decisione. Salvatico non si trova e continuare ad esplorare vie e tragitti percorsi mille volte non porterebbe a nulla.
L’unica traccia certa, fino a questo momento, è data dal fiuto dei cani bloodhound che ripercorrono sempre lo stesso sentiero, quello che porta da località Carpe (in cui è stata trovata la Yaris grigia di Salvatico, lasciata frettolosamente sul ciglio della strada con la portiera aperta e la radio accesa) fino al piazzale dell’ex discoteca “Domina”. Da qui è come se l’infermiere sia svanito nel nulla. Forse nel piazzale vi era un’altra macchina ad aspettarlo o, forse, Salvatico si è imbattuto in un brutto incontro. Gli inquirenti, al momento, lasciano comunque aperte tutte le piste. E nemmeno i familiari sanno darsi una spiegazione. Ieri, a pochi passi dal piazzale del “Domina” c’era Roberta Oddone, la moglie di Salvatico, che continuava a parlare di un gesto inspiegabile e che “Luca non sarebbe mai andato via lasciando nell’angoscia la sua famiglia”. Ora, proprio i familiari di Salvatico si recheranno dai carabinieri nella speranza di avere altre notizie dal punto di vista investigativo.
Ripercorrendo quel lunedì mattina, questi sono i fatti su cui stanno ragionando gli inquirenti: l’uomo è uscito di casa intorno alle 4.45 e sarebbe dovuto arrivare al Santa Corona alle 6; è salito in macchina e si è messo in viaggio per poi fermarsi, per un motivo sconosciuto, lungo la strada all’altezza di località Carpe, tra Bardineto e Toirano. La sua Toyota Yaris è stata abbandonata a margine della carreggiata (sul lato opposto rispetto a quello percorso nel viaggio verso la Riviera), in un punto in cui la portiera del guidatore non può essere aperta. È l’inizio del mistero: dentro l’abitacolo, infatti, i militari hanno trovato le chiavi inserite, le luci e la radio accesi, il cellulare e il portafoglio. Inoltre, sul
cruscotto dell’auto sono state individuate alcune tracce di sangue.Tracce che ora sono al vaglio dei carabinieri delRis di Parma.