Regione. Se oggi fosse il giorno delle elezioni regionali, il responso delle urne savonesi assegnerebbe il 33% al Popolo delle Libertà ed il 25% al Partito Democratico. Sono i dati che emergono dal sondaggio commissionato da IVG.it a “Opimedia Consulting”. La ricerca demoscopica, condotta su un campione rappresentativo dell’universo elettorale provinciale, completa il quadro già delineato dalle altre analisi pubblicate sulle nostre pagine in vista delle consultazioni del 28 e 29 marzo.
“Se dovesse votare oggi per le elezioni regionali, a quale partito darebbe la sua preferenza”? Al quesito, gli intervistati hanno risposto premiando il centrodestra con il 50% dei consensi ed il centrosinistra con il 48%. Nel dettaglio, Pdl e Lista Biasotti insieme raggiungono il 39%, al quale si può aggiungere il 2% delle preferenze per altre formazioni del centrodestra (la metà delle quali riferite a La Destra di Storace, fuori però dalla tornata). La Lega Nord si colloca, nell’umore savonese, al terzo posto: 9%. Un balzo in avanti di quasi tre punti percentuali rispetto al 2005, anche all’epoca al seguito di Biasotti, allora governatore uscente.
Il Pd insieme con la lista Noi con Burlando fa incetta del 32%. L’area vendoliana della sinistra si posiziona al 2%, al 3% invece la federazione che assomma Rifondazione e Comunisti Italiani. L’Italia dei Valori, sempre secondo l’indagine demoscopica su base savonese, raccoglie il 6% dei consensi: un exploit che, se confermato, costituirebbe un aumento di oltre quattro punti rispetto a cinque anni fa. Sostanzialmente invariata la classificazione dell’Udc, intorno al 3%. A completare la raggiera della compagine di Burlando, la voce “altri del centrosinistra”, che corrisponde ad un generico 2%.
Due punti di scarto, dunque, tra le due coalizioni. Una proiezione che riflette la polarizzazione dei consensi tra i due candidati presidenti, che, sempre nella dimensione savonese del sondaggio Opimedia-IVG.it, sono separati da tre punti percentuali: Biasotti al 40%, Burlando al 37%. I voti dei radicali, dopo l’esclusione del candidato Silvio Viale, ginecologo torinese fautore della pillola abortiva, potrebbero essere quantificabili in un 2%; ammesso che abbiano questa consistenza, sarebbero rilevanti per ridurre la distanza tra il presidente uscente e l’ex governatore in cerca di rivincita. Distanza che, comunque, appare lievemente più marcata rispetto al 2005, quando i savonesi divisero i voti equilibratamente destinando il 49,06% a Biasotti ed il 49,93% a Burlando.
Fin qui il raffronto diretto sul voto regionale, che fotografa il percorso nel tempo di un quinquennio. Se si considerano i risultati delle elezioni provinciali savonesi dell’anno scorso, invece, emerge la conferma del trend elettorale. Angelo Vaccarezza aveva chiuso al ballottaggio al 52,1%, Michele Boffa si era fermato al 47,9%. Un’affermazione del centrodestra a sua volta confermativa del voto politico nazionale, comunque in controtendenza rispetto alla tradizione territoriale. Lo scarto numerico tra i due candidati si era ridotto, al secondo turno, a meno di 5 mila voti. Il Pd godeva del 25% dei consensi, il Pdl del 29%. Marginale si era rivelato l’apporto delle liste d’appoggio: Vince Savona 2,6%, Gente di Centro Boffa Presidente 1,6%. Sembra, al contrario, più interessante il “peso” delle liste civiche nel contesto regionale: secondo la ricerca demoscopica, porterebbero il 7% a Burlando (Noi con Burlando) ed il 6% a Biasotti (Lista Biasotti). Si può leggere come una crescita per l’area di concomitanza di Burlando (nel 2005 Gente di Liguria aveva ottenuto il 3,3% dei voti savonesi) e di una conferma per la lista, questa volta con nomi di politica militante, di Biasotti (nel 2005 la Lista Biasotti era egualmente al 6%).
Tornando al confronto con le consultazioni provinciali del 2009, il partito di Di Pietro potrebbe guadagnare qualcosa in più nel quadro regionale, mentre la Lega perderebbe, almeno, due punti percentuali. L’Udc, che candidava Giancarlo Garassino e correva in solitaria, otteneva il 3,8% nel 2005. Otterrebbe, secondo il sondaggio, il 3% a fianco di Burlando nella corsa all’amministrazione di Piazza De Ferrari.



