Politica

Diocesi Albenga-Imperia, l’inchiesta che fa discutere: il parere di Marco Bertolotto

Bertolotto Marco

“Albenga – Imperia, la diocesi più chiacchierata d’Italia”, e ancora: “il rifugio di pecorelle smarrite”, “covo di preti discussi e discutibili”: sono queste le definizioni, non certo lusinghiere, che appaiono in questi giorni sulle pagine del quotidiano “Il Secolo XIX”. Un’inchiesta, quella del giornale ligure, che non lascia indifferenti e scatena reazioni varie, anche di politici. Come quella di Marco Bertolotto, candidato alle prossime regionali a sostegno di Sandro Biasotti.

“Da giorni si legge sul Secolo XIX un forte attacco alla Diocesi di Albenga Imperia – si legge in una lettera inviata da Bertolotto ad IVG.it -. Avrei voluto dire la mia, sulle colonne di quel giornale, ma una legge assurda mi impedisce, in quanto candidato per le regionali, di apparire fuori dagli spazi elettorali. Ringrazio dunque per questo spazio concessomi”.

“Sono cresciuto a Ceriale – si continua a leggere – ho frequentato l’oratorio, il seminario di Albenga e le case vacanza della Diocesi. Sono coetaneo con molti preti della nostra Diocesi, che conosco personalmente, e con cui ho rapporti di amicizia e stima. Conosco da molti anni il nostro Vescovo mons. Oliveri e ne ho sempre apprezzato la correttezza. Conosco moltissime parrocchie della Diocesi, e il lavoro fatto da migliaia di persone che animano oratori e gruppi parrocchiali. Ho sempre pensato che gli oratori siano un centro di formazione ai valori che contraddistinguono la nostra cultura e il nostro modo di essere società civile. Leggere in questi giorni tanto veleno contro la Chiesa, mi fa rabbrividire, perché è evidente la sproporzione tra i fatti, peraltro di vecchia data e quindi nemmeno notizia giornalistica, e la risonanza mediatica che ne viene data”.

“La Chiesa è anzitutto messaggio d’amore e ne da quotidianamente prova, in ogni angolo della Diocesi come in ogni parte del mondo. I preti sono uomini che quando sbagliano devono essere condannati, ed è quello che ha ribadito recentemente il Santo Padre. Altra cosa è attaccare violentemente e pretestuosamente la Chiesa e i suoi rappresentanti. Trovo inquietante ciò che sta accadendo. Poteri occulti oggi attaccano la Chiesa di questo territorio, e presto attaccheranno altre istituzioni, per portare a compimento un disegno che ancora appare poco chiaro, ma che già si mostra.Oggi difendere la nostra Diocesi e i suoi preti, significa anche difendere i nostri valori, il nostro territorio, la nostra cultura, noi stessi”.