Liguria. “Il vero sondaggio lo faremo a fine marzo: con il voto”. Taglia corto il presidente regionale uscente, Claudio Burlando, rispondendo a chi gli chiede un pronostico sulle prossime elezioni.
“Tuttavia – afferma l’esponente Pd – a differenza di quanto affermato alla Spezia dal ministro Claudio Scajola, direi che il clima politico è di disagio del centrodestra, che ormai ne ha fatte più di Carlo in Francia, mentre prefigura una buona affermazione per noi”. Il ministro delle Attività produttive, presentando ufficialmente Biasotti alla Spezia, aveva infatti detto che i sondaggi sono in costante calo per Burlando.
“I sondaggi li ha anch’io – ha ribattuto il governatore ligure – e non posso pubblicarli, ma dicono il contrario. Comunque sia, alla fin fine contano poco. Contano i voti. La verità è che questo governo é l’unico a non fare niente contro la crisi e servirebbe una svolta. Noi siamo tranquilli: forse non lo è Biasotti, che rifiuta puntualmente qualsiasi confronto pubblico”.
Il candidato del centrodestra, in vista dell’appuntamento con le urne, ostenta tranquillità e, commentando il caos-liste, dichiara: “Mi è dispiaciuto come cittadino, ma ormai si fa polemica su tutto. Per fortuna in Liguria mi sembra sia andato tutto bene”.
“Io – ha poi proseguito Biasotti – le firme le ho raccolte nelle strade e nei mercati della Liguria. Tutte le città hanno visto con quale serietà, sopportazione del freddo e passione le abbiamo raccolte. Le abbiamo depositate e non ci sono state nessun tipo di opposizioni, neppure da parte dei miei concorrenti”. “Mi auguro – ha concluso l’esponente del Pdl – che le elezioni regionali di marzo si facciano perché ho voglia di iniziare a lavorare per la Liguria”.