Savona. Fin dagli anni ’90 l’allora Uil Sanità aveva speso il suo impegno per il riconoscimento del profilo dell’autista soccorritore. “Dopo tanti anni nei quali abbiamo mantenuto sempre vivo il rapporto e l’interesse per le problematiche di questi operatori – dichiara Daniele Ciccardi, segretario responsabile della Uil Fpl Savona -, potrebbero essere maturi i tempi per il raggiungimento dell’obiettivo”.
“Nell’ambito di un complesso lavoro – spiega Ciccardi – svolto dalla Uil Fpl unitamente alle Ff.Pp. Cgil e Cisl ed in collaborazione con il Co.E.S. Italia, che è la Federazione Nazionale dei Conducenti dell’Emergenza Sanitaria, abbiamo dato concretezza al dibattito ed alle esperienze intercorsi mettendo a punto una ipotesi per la definizione sul piano nazionale di formazione, competenze ed attività della figura professionale”.
“In un incontro programmato per la fine del mese di marzo – prosegue – valuteremo il merito della proposta con il Ministero della Salute che si è impegnato a farsene, successivamente, proponente in seno alla conferenza Stato Regioni. Riteniamo utile, con l’occasione, ricapitolare le fasi salienti del percorso che ci ha portato all’attuale proposta di riconoscimento del profilo professionale e che ha avuto inizio nel 1996 con l’emanazione da parte della conferenza Stato Regioni delle linee sull’organizzazione del servizio di Emergenza-Urgenza”.
In conseguenza delle modifiche apportate al Servizio la figura dell’autista di ambulanza, originariamente preposto alla sola guida del mezzo di soccorso, è andata incontro ad una progressiva evoluzione che la vede ora preposta a collaborare nella messa in sicurezza del luogo dell’evento e alle fasi del soccorso sanitario.
“Mentre sul piano contrattuale abbiamo dato alcune risposte, in particolare con lo sviluppo del profilo verso la categoria C – sottolinea Ciccardi -, c’è stata carenza su quello del riconoscimento giuridico delle nuove competenze e di una adeguata, uniforme formazione anche dopo che, nel 2003, sono state emanate le linee guida sulla formazione del personale del 118”.
“Attualmente la situazione nel SSN è molto frammentata, anche se le attività di fatto svolte da parte degli Autisti dell’emergenza sono le stesse. Sono pochissime le regioni che hanno compiutamente disciplinato competenze e percorso formativo ma le differenti scelte operate stanno già creando problemi di accessibilità ai bandi di concorso. A ciò – prosegue – si aggiunge l’ulteriore difformità della situazione degli operatori delle associazioni ed enti privati che svolgono il servizio di trasporto sanitario per conto delle Asl”.
“E’ a fronte di questo scenario – conclude Ciccardi – che andremo a sollecitare da parte dei nostri interlocutori istituzionali un intervento adeguato e tempestivo attraverso la regolamentazione uniforme per tutto il territorio nazionale della figura dell’autista soccorritore”.