Albenga. Agg. h 16,45. Sono due le persone fermate, entrambi nati all’estero ma uno con cittadinanza italiana, con l’accusa di essere i responsabili della morte del magrebino ritrovato cadavere questa mattina alla foce del Centa. La vittima si chiamava Hassan Oayane e alla base del delitto ci sarebbe una banale lite.
– Agg. h 14,35: In queste ore i carabinieri stanno sentendo in caserma alcune persone che potrebbero essere informate sui fatti. Dalle testimonianze i militari sperano di raccogliere elementi utili all’identificazione dell’assassino o degli assassini. Per il momento dall’Arma smentiscono le voci di arresti. Per ora nessuno è stato arrestato con l’accusa di omicidio.
Nel frattempo, da una prima ispezione sul corpo della vittima, sembrerebbe che a provocare la morte siano state delle coltellate. Resta quindi da capire se le ferite sulla testa siano state provocate dalla caduta dell’uomo sul greto del torrente o se siano state provocate da un’arma bianca. In caserma è stata portata, per i rilievi del caso, anche la bicicletta della vittima.
– Potrebbe essere italiano il responsabile dell’omicidio del magrebino trovato questa mattina senza vita ad Albenga, in zona foce.
Voci ufficiose parlano di indagini rivolte in particolare al mondo dello spaccio nella zona di Leca d’Albenga. L’assassino, o gli assassini, potrebbero essere dunque tossicodipendenti che gravitano nella frazione ingauna. Potrebbe dunque trattarsi di un regolamento di conti, per questioni riguardanti lo spaccio della droga, o di un delitto frutto di una lite degenerata tra persone in quel momento “su di giri”.
I Carabinieri di Albenga indagano comunque in tutte le direzioni, senza escludere alcuna ipotesi.



