Savona. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e hanno presentato tramite i loro legali la misura di revoca dei provvedimenti cautelari disposti dalle ordinanze emesse nei loro confronti. Le cinque persone arrestate nell’operazione Meridiana, portata a termine dai carabinieri con la scoperta di una giro di droga e prostituzione, hanno optato questa strategia legale nell’interrogatorio di questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari Barbara Romano.
In carcere con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti Filippo Lo Piccolo e i due albanesi Fatil Rrustemi e Ismalaj Myftar, quest’ultimo accusato anche di sfruttamento della prostituzione, oltre a Daniele Vacca, difeso dall’avvocato Rebagliati di Savona e Luca De Meglio, per i quali erano già stati disposti gli arresti domiciliari. Sarà ora il sostituto Ubaldo Pelosi, titolare dell’indagine per la Procura, a valutare le posizioni degli arrestati.