Savona. Savona è l’unico capoluogo ligure dove le rette degli asili nido comunali non sono aumentate nel 2008/09 rispetto all’anno scolastico precedente. E’ questo quello che emerge dall’indagine condotta a livello nazionale da Cittadinanzattiva. Secondo lo studio in Liguria mandare il proprio figlio all’asilo nido comunale costa mediamente 337 euro al mese, con un +2% rispetto all’anno passato. Una spesa che si colloca al di sopra della media nazionale (pari a 297euro).
Con questo caro rette si fa quindi dura la vita per le giovani coppie, fra difficoltà nel far accedere i propri figli ad asili comunali, alti costi e disparità economiche anche all’interno della stessa regione: tra Savona, il capoluogo più economico, e Imperia, quello più caro, si registra infatti una differenza di 86 euro.
Rispetto al 2007/08, nel 2008/09 le tariffe sono aumentate in tutti i capoluoghi ad eccezione appunto di Savona: Imperia (+2,8%), Genova (+2,6%) e La Spezia (+2%). Sul sito www.cittadinanzattiva.it è possibile leggere l’indagine completa a carattere nazionale. L’analisi, svolta dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.000 euro.
I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2007/08 e 2008/09) delle Amministrazioni comunali interessate all’indagine (tutti i capoluoghi di provincia). Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana.
In Liguria, secondo la banca dati del Ministero dell’Interno sulla fiscalità locale aggiornata al 2007, ci sono 112 asili nido comunali per 3.547 posti disponibili. Il maggior numero di asili è presente in provincia di Genova (48, con 1.838 posti), mentre la provincia di Savona ne registra il numero minore (14, con 390 posti). A fronte di 4.208 domande presentate, in Liguria il 16% dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 25%. Considerando unicamente i capoluoghi di provincia liguri, Imperia e La Spezia presentano le liste di attesa più alte con, rispettivamente, il 24% e il 23% di domande respinte.
“In tema di asili nido comunali – commenta Antonio Gaudioso, vicesegretario generale e responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva – l’Italia sconta un ritardo strutturale ormai conclamato, espressione di una attenzione alle esigenze delle giovani coppie vera solo sulla carta. In questi anni, infatti, molti amministratori hanno parlato di tutela della famiglia e di asili nido solo in campagna elettorale e pochissimi hanno fatto qualcosa”.
“Ci aspettiamo che con queste amministrative i candidati prendano impegni concreti e misurabili. Federalismo, d’altra parte, vuol dire soprattutto questo: prendersi impegni e mantenerli. E quello degli asili nido è un modo concreto e non retorico di prendersi cura delle famiglie e dei loro bisogni” conclude Gaudioso. Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in Liguria la copertura potenziale del servizio è del 7,2%, a fronte di una media in Italia del 5,8%.