Savona. Dopo 35 giorni di “digiuno”, Francesco Zanardi ha interrotto lo sciopero della fame intrapreso per protestare contro l’impossibilità di sposare il suo compagno, Manuel Incorvaia.
Francesco, scoraggiato da quella che definisce “una totale indifferenza delle istituzioni italiane”, ha deciso di porre fine a quello che “era cominciato come un enorme gesto di amore ma si sarebbe trasformato in un gesto di egoismo se fosse continuato, un gesto che avrebbe penalizzato per prima, proprio la persona alla quale era dedicato”.
“A nulla – continua Zanardi – sono servite le mail degli italiani, le mie, quelle delle associazioni, persino i richiami del’Unione Europea sono stati totalmente ignorati dai nostri politici, una classe politica sorda, che non ci rappresenta affatto”.
Il ragazzo, insieme al compagno Manuel, nei giorni scorsi avevano anche chiesto asilo politico all’ambasciata di Spagna, uno dei paesi dell’Unione europea che consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso ma avevano ricevuto una risposta negativa.