Albenga. “Ho sempre seguito i valori che hanno ispirato il mio impegno in politica in favore dei cittadini”: la precisazione arriva dal consigliere ingauno Carlo Tonarelli, tirato in ballo dall’aspirante sindaco del centrodestra, Rosy Guarnieri, che, parlando del Puc come del risultato di una “cementificazione selvaggia voluta dall’attuale Giunta”, accusa il consigliere di non esservisi opposto, andando così contro le proprie convinzioni ambientaliste.
“Sul PUC ingauno – si affretta a rispondere Tonarelli – non accetto lezioni ambientaliste dalla destra del nucleare e degli inceneritori. Non ho mai svenduto i valori in cui credo per la real politik, tanto che sulla mancata approvazione e rinvio in consiglio comunale sulla privatizzazione dell’acqua, non ho esitato ad affermare che Tabbò, per avere il mio appoggio, dovrà portare la questione nel primo consiglio comunale della futura amministrazione”.
“Ho espresso – continua il consigliere – a proposito del Puc il mio apprezzamento per la creazione di quattro parchi verdi e sulla filosofia d’insieme di scrittura preliminare del piano urbanistico comunale. Ho però dichiarato che, pur avendo piena fiducia nel mio Sindaco, avrei vigilato affinchè i principi e i valori in cui credo fossero rispettati. Questo gioco delle parti sui “signori del cemento” non mi appassiona e non raccolgo la provocazione. Io non ho scheletri nell’armadio, chi conosce la mia storia politica è al corrente dei valori che muovono le mie battaglie ed è paradossale che la destra venga a dare lezioni verdi ad un rappresentante del mondo ambientalista”.
“Poichè il PUC non dovrà essere votato da questa Giunta che è alla fine del suo mandato conclude Tonarelli – l’assessore Guarnieri lancia anatemi fuori tempo. Non sono un integralista e se il PUC avrà a cuore lo sviluppo sostenibile coniugato con lo sviluppo dell’economia saprò assumermi le mie responsabilità come ho sempre fatto”.