Vado Ligure. “Un progetto folle in termini ambientali e ancor più folle in termini imprenditoriali”: così in rappresentanti liguri dell’Italia dei Valori definiscono il progetto della piattaforma Maersk di Vado Ligure.
“Chiunque, ma proprio chiunque, abbia modo di esaminarlo – scrivono in un comunicato Giovanni Baglietto (presidente Coordinamento Provinciale Idv), Marco Caviglione (capogruppo IDV Provincia Savona)e Davide Giribaldi vice-segretario regionale IDV – si rende conto che chi propone simili manufatti nella rada di Vado evidentemente non ha la minima percezione di cosa significhi buon senso, ambiente, qualità della vita; un simile mostro di 218.000 mq., sopraelevato di parecchi metri sul livello del mare, rappresenta la morte biologica della città”.
“E non accettiamo neppure l’arroganza di chi sostiene la fattibilità del progetto, in quanto Vado “è zona già gravemente degradata”, come se i vadesi fossero esseri umani di serie B o meglio C, indegni di pensare ad un futuro meno squallido per i propri figli”.
“Inoltre, e questa è forse la motivazione ancora più determinante, oltre a quella ambientale, non vi è alcun piano economico finanziario degno di questo nome, non vi è garanzia di ricaduta occupazionale, non sono previste infrastrutture adeguate, non si è pensato che per smaltire il presunto afflusso di container, da Vado ogni giorno partirebbe una colonna di TIR lunga 130 km”.
“Il (presunto) business – continuano – che come ci insegna la storia recente, è trasversale, ha portato ad affermazioni prive di valenza concreta sia da parte dell’amministrazione di sinistra, regionale e prima provinciale, che da parte della nuova amministrazione di destra provinciale, entusiasmatasi nei giorni scorsi per alcuni passi avanti dell’iter procedurale, e lo stesso Biasotti caldeggia l’intervento”.
“Ma questi signori sanno leggere un progetto con gli occhi critici che il mandato popolare impone loro? o sono accecati da logiche di convenienza per noi incomprensibili? Ci opporremo in ogni sede a questo progetto, e se con il centro sinistra vincente, avremo i numeri come contiamo di averli, per essere determinanti nel prossimo consiglio regionale, i vadesi stiano certi che la piattaforma non si farà”.