Provincia. Una popolazione longeva, ma con livelli retributivi piuttosto bassi e con un rapporto pressoché paritario tra numero di lavoratori e numero di pensionati: sono questi gli elementi che emergono in modo evidente dalla lettura dei dati forniti dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale di Savona che fotografano in modo completo la realtà provinciale.
Se, infatti, la quarta età, gli ultra ottantenni, sfiorano il 30% dei pensionati, il 75% delle pensioni ha un importo lordo che va da 0 a 1.000 euro al mese, di cui il 44% si ferma a 500 euro al mese, mentre solo il 3,5% supera i 2.000 euro mensili.
“Da questi dati – ha detto Gian Carlo Battaglino, presidente del Comitato Provinciale Inps – si può desumere come nella provincia non vi sia una forte economia con livelli retributivi elevati, ma, al contrario, si denota come la maggior parte dei redditi che hanno contribuito a calcolare la pensione siano molto bassi e variegati nelle diverse tipologie di lavoro, tra il lavoro autonomo e il lavoro stagionale, essendo la nostra una provincia che si presta molto a tale tipologie di lavoro”.
Sono molte le informazioni che si ricavano da un’analisi dettagliata dei dati Inps. Partendo da due dati, 286.646, il numero di residenti nell’anno 2009 nella provincia di Savona, e 175.680, il numero della popolazione attiva, compresa cioè tra i 16 e i 64 anni, al primo gennaio 2010 le pensioni totali Inps risultano essere 105.263 per un numero di pensionati di 92.975, pari all’88,32%, considerando che il numero delle pensioni è comprensivo di tutte le tipologie e non è riferito al numero dei pensionati in quanto esistono molti bititolari, pertanto il rapporto è tra la popolazione attiva e le pensioni.
Estremamente interessante, in questo senso, il rapporto tra la popolazione attiva e i lavoratori occupati. Rispetto alla popolazione attiva, i lavoratori occupati risultano 98.792, pari al 56,21% e al 34,45% sulla popolazione residente. I lavoratori occupati risultano così suddivisi per tipologia: 59,59% dipendenti industria e servizi, 15,80% commercianti, 12,91% artigiani, 4,90% agricoli, 6,80% parasubordinati. Ancor più interessante il rapporto tra lavoratori occupati e numero delle pensioni e tra lavoratori occupati e numero pensionati: sono 1,07 le pensioni per ogni occupato, e 0,94 pensionati per ogni occupato. Un dato che, secondo Battaglino, rientra nella media nazionale riflettendo il quadro dell’insieme della situazione pensionistica italiana.
Entrando ancora nei dettagli e suddividendo le pensioni per classe d’importo, emerge che le pensioni superiori al minimo sono il 45,80% (48.207), quelle al trattamento minimo sono il 17,82% (18.753), le pensioni e assegni sociali sono il 2,64% (2.792), le invalidità civili e di accompagnamento sono il 10,39% (10.940) e i titolari di più pensioni sono 23,35% (24.581).
Colpiscono particolarmente i dati che emerge da un’analisi delle fasce pensionistiche di età e di reddito. La fascia da 0 a 54 anni costituisce l’1,68% (1.561 unità); la fascia da 55 a 64 anni costituisce il 15,53% (pari a 14.438 unità); la fascia da 65 a 79 anni costituisce il 53,60% (pari a 49.838 unità); infine, la fascia dagli 80 anni in su costituisce il 29,19% (27.138 unità), dato che mette in evidenza la longevità della provincia di Savona.