Finale Ligure. I Verdi finalesi, nell’autunno scorso, in occasione delle dimissioni di un assessore, avevano chiesto al Sindaco Richeri di rimediare al fatto che la Giunta nominata dopo le elezioni non vedeva una presenza femminile tra i suoi componenti.
Tenuto conto che la “Carta Europea per le Pari Opportunità” chiede di lavorare per una società fondata sulla parità tra uomo e donna, che questa parità rappresenta “la chiave del successo economico-sociale, non soltanto a livello europeo o nazionale, ma anche nelle nostre Regioni e nelle nostre Città”, i Verdi finalesi esprimono un forte dissenso sulle modalità del rimpasto concordato tra le componenti politiche che guidano l’Amministrazione Comunale.
“A distanza di pochi mesi dalle elezioni – fa sapere Gabriello Castellazzi, portavoce dei Verdi finalesi – si assiste ad un importante scambio di deleghe e ingressi in Giunta, con una nuova esclusione della componente femminile maggioritaria nella Città. Il fatto è grave perché Finale fa parte dell’Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE), per questo si era ed è impegnata a “promuovere una rappresentanza e una partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini in tutti gli ambiti delle decisioni”, tenuto conto che “una società democratica non può permettersi di ignorare le capacità, le conoscenze, l’esperienza e la creatività delle donne”. Il Comune finalese come molti altri Comuni della Provincia di Savona, ha sottoscritto un impegno dello Statuto AICCRE che recita: “i firmatari riconoscono il principio della rappresentanza equilibrata di donne e uomini in tutte le istituzioni elette che assumano decisioni pubbliche”.
“Inoltre – conclude Castellazzi – il Sindaco Richeri sa perfettamente che lo Statuto del Comune all’art. 16 dice: “Possono essere nominati Assessori anche cittadini non facenti parte del Consiglio Comunale”. Come mai sono ignorate le tante competenze che le donne finalesi esprimono in tutti i settori vitali della nostra Città? E’ necessari un intervento del Consiglio dell’AICCRE Regionale Ligure”.