Liguria. Dopo la presentazione dei candidati, arriva il momento delle promesse elettorali. Mentre Sandro Biasotti, candidato alla presidenza della Regione dal centrodestra, fa sapere che entro 10 giorni renderà noto il proprio programma elettorale, l’avversario Claudio Burlando, sostenuto dal centrosinistra, si mostra scettico sugli slogan sbandierati dal suo concorrente. Uno su tutti, quello relativo ai contributi promessi da Biasotti per i nonni-sitter.
“Sono ansioso di capire come si svilupperà la proposta del contributo ai nonni baby-sitter in Liguria di Sandro Biasotti – dice sarcastico l’attuale presidente della Regione -. Con quali risorse pubbliche si pensa di pagarla? Con quale tenuta giuridica? E’ suggestiva l’ipotesi ma molto complicata da realizzare. Non ho capito chi darebbe questo contributo ai nonni baby-sitter. Noi abbiamo fatto una grande operazione sul sociale raddoppiando rispetto a cinque anni fa i posti negli asili nido in Liguria. Sottolineo anche che Biasotti ha avuto cinque anni di tempo senza ritenere utile giovarsi di questa possibilità benché offrisse la metà dei posti nido offerti da noi. Che si possa decidere di dare soldi pubblici a nonni che tengono i nipoti mi sembra una cosa molto complicata dal punto di vista giuridico. E’ vero che in campagna elettorale si dice un po’ di tutto. Sentiremo un po’ meglio rispetto allo slogan qual’é la proposta che verrà avanzata”.
Pronta la risposta di Biasotti: “La proposta di aiutare i nonni sitter non è affatto un’iniziativa elettorale. Il nostro programma di governo della Liguria sta predisponendo una vera e propria proposta di legge tenendo conto dei parametri di bilancio della Regione in modo da presentare un piano dettagliato e spiegare a chi si potrà corrispondere l’aiuto. Si tratterà di offrire ai nonni una serie di voucher spendibili per l’acquisto di generi alimentari, mezzi di trasporto, attività ludiche per i piccoli. Gesti concreti che possano favorire i nonni, con pensioni basse”. Biasotti ricorda anche che una legge di sostegno del “nonno sitter” è già stata approvata nel 2009 dalla giunta regionale del Friuli, con un progetto che è stato già portato avanti a livello di singoli Comuni e che assegna a un anziano il compito di occuparsi dei bambini. “Per quanto riguarda i costi, come ho ribadito in varie occasioni – conclude il candidato del Pdl alla presidenza regionale – la legge sui nonni sitter sarà a costo zero per il contribuente. A differenza della giunta di sinistra, io non metterò le mani nelle tasche dei Liguri”.
