Al via “Le Settimane del Gusto”: specialità a prezzi “mini” per i giovani

Alimento

Liguria. Crema di zucchette trombette con seppie al nero e scorzette di limoni candite di Flavio del Ristorante “Arco Antico” di Savona, Ravioli di erbette cu tuccu della Famiglia Circella della “Trattoria La Brinca”, il Sugarello delle barche di Noli con prescinseua e composta di zucca e zenzero di Giuseppe Ricchebuono del Ristorante “Il Vescovado”, il brandacujun alla castelluzza dei coniugi Masieri del Ristorante “Paolo e Barbara”.

Abitualmente nei menù di sette tra i migliori ristoranti liguri, questi grandi e storici piatti, da oggi al 7 marzo saranno proposti alla metà del prezzo normalmente applicato agli under 26 anni, durante  le due “Settimane del gusto” organizzate da Slow Food Italia e dall’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. L’iniziativa riguarda oltre 100 locali di alto livello di ogni regione d’Italia.

In Liguria hanno aderito solo in sette questa volta, con la promessa di aumentare il numero nelle prossime edizioni. Mai come in questo caso il detto “Pochi Ma Buoni” è stato così azzeccato poiché tra loro c’è riassunta tutta l’eccellenza gastronomica ligure, cantine fornite e dalle etichette importanti, luoghi con vista mozzafiato e atmosfere famigliare.

“La proposta dei ristoranti sarà cucita su misura per i giovani – spiega Marco Bolasco, direttore di Slow Food Editore – ed è concepita pensando a questo come a un primo incontro tra i ragazzi e queste realtà, troppo spesso vissute come luoghi difficili da avvicinare e da sperimentare”.

Per aderire alle settimane del gusto bisogna cliccate su www.settimanedelgusto.it, andare nell’area ristoranti e scegliere la propria regione sulla cartina. Una volta effettuata la scelta bisogna prenotare telefonicamente il tavolo, specificando che si vuole partecipare all’iniziativa. Il giorno del pranzo (o della cena) portarsi un documento d’identità.

Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, sottolinea: “Le Settimane del Gusto sono innanzitutto una grande occasione per i giovani. Per noi l’educazione al gusto si fa in primo luogo in famiglia e nelle mense scolastiche. Ma sarebbe sbagliato trascurare i ristoranti: conoscere l’alta cucina italiana può lasciare il segno sulle scelte alimentari delle generazioni future”.

Lo conferma Anna Ruini, studentessa dell’Università di Scienze Gastronomiche che con si suoi compagni è stata tra le anime dell’iniziativa: “Pensiamo che queste settimane possano essere un ottimo modo per trasmettere la passione che abbiamo per la gastronomia ai nostri coetanei. E li invitiamo a scambiare idee e commenti con i ristoratori e con noi, sul sito, sulla pagina Facebook dedicata e su Twitter”.
Nel Savonese, i ristoranti che aderiscono all’iniziativa sono “L’Arco antico” di Savona e il “Ristorante Vescovado” di Noli.