Politica

Firme false, Vaccarezza non risponde alle domande: “Sottoposto a gogna mediatica”

Savona. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Angelo Vaccarezza, nell’interrogatorio che si è appena concluso a Palazzo di Giustizia a Savona sul caso delle firme false raccolte alle scorse elezioni provinciali.

Il presidente della Provincia ha motivato in vari modi questa decisione. “E’ stato un incontro cordiale col procuratore Francantonio Granero e col sostituto procuratore che, sono sicuro, stanno facendo seriamente il loro dovere – esordisce Vaccarezza -. Ho deciso di non rispondere alle domande innanzitutto perchè, essendo accusato di un reato vasto e in concorso con altri, non mi era stato chiarito finora contro che cosa avrei dovuto difendermi nello specifico. Aspetto la conclusione delle indagini e l’eventuale accertamento, da parte della Procura, di miei comportamenti non corretti per riferire. Mi sarei aspettato comunque di essere ascoltato prima come persona informata  sui fatti e solo in un secondo momento, eventualmente, come indagato”.

“E poi ho voluto mettere fine al processo mediatico cui sono stato sottoposto in questi giorni – conclude Vaccarezza -. Una gogna mediatica che, in quanto presidente della Provincia, non fa bene a nessuno: sento l’esigenza di impedire di ritrovarmi sul giornale ogni giorno. Ho portato con me un faldone pieno di articoli che mi riguardano e che si riferiscono ad un’indagine comunque coperta da segreto istruttorio, per cui non capisco come siano uscite certe notizie o, più precisamente, certe distorsioni di esse. Sono ovviamente certo che la Procura non ha responsabilità in questo senso, ma io, più che me stesso, intendo tutelare il mio ruolo di presidente della Provincia di Savona”.