[thumb:12421:l]Regione. Le imprese turistiche della Liguria sembrano accontentarsi di stare in equlibrio nel mercato e di mantenere lo status quo. Così facendo però perdono terreno e competitività rispetto ad altri mercati, come Catalogna, Paca, Emilia Romagna, ma anche mercati con destinazioni emergenti e più lontane, a cominciare dalla Croazia. E’ quanto emerge dall’analisi dei bilanci e dalle interviste delle 100 imprese turistiche liguri (tutte società di capitale) e dal confronto con le altre regioni attraverso il benchmarking, al centro del convegno “Il fattore K nelle PMI Turistiche della Liguria. Investire in conoscenza, paga?”, che si è svolto al Palazzo della Borsa a Genova. Anche se in termini assoluti crescono gli investimenti immateriali, cresce il fatturato e il valore aggiunto e più o meno ci si mantiene con un utile lordo su valori più o meno in linea con quelli degli anni precedenti. Con il confronto, si vede però quanto le altre regioni si stiano muovendo e perché hanno ottenuto importanti risultati grazie a investimenti in beni immateriali: internet, formazione, tecnica, management e risorse umane, sviluppo del business, informatica e sistemi informativi, attività di pubbliche relazioni e di comunicazione.
Come in Provenza, in Catalogna e in Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna, anche in Liguria 100 piccole e medie imprese rappresentative del sistema turistico regionale, tra alberghi, consorzi, tour operator e agenzie, sono state protagoniste in questi ultimi mesi sette mesi di un’inedita attività di ascolto per conoscere vissuti, opinioni e proposte degli imprenditori e per apprendere quali scelte di investimento sono state effettuate nel campo della conoscenza e dell’innovazione. Fattore K (“k” sta per “knowledge”, conoscenza). Margherita Bozzano, assessore al Turismo della Regione Liguria, ha commentato: “L’analisi delle imprese di Fattore K ci dice che siamo ancora indietro, ma quel che conta è cominciare tutti insieme, come si sta facendo, a riconoscere i nostri punti di forza: patrimonio ambientale, mare, clima, entroterra, enogastronomia, sicurezza, localizzazione. Il turismo in Liguria è sempre stata una forza per la nostre economia, non solo un decimo della nostra economia ma anche un quinto, le potenzialità dì ci sono. La clientela chiede tende sempre di più a fare vacanze brevi distribuite e ripetute nel corso dell’anno, punta su nuove attività, dal turismo culturale, allo sport all’aria aperta, all’enogastronomia. Il prodotto Liguria c’è, si tratta di avere la capacità di fare rete sul territorio e di proporsi costantemente con nuove offerte”.