Cronaca

Tangenti, Olivieri (Prc): “Non faremo alleanze con chi è indagato”

Sergio Olivieri, segretario Prc Liguria

[thumb:12965:l]Liguria. Il segretario regionale di Rifondazione Comunista Sergio Olivieri è intervenuto a proposito dell’inchiesta sulle presunte tangenti per l’assegnazione dei fondi europei agli enti locali, che ha colpito tre esponenti della Regione, due consiglieri del Pd e del Pdl ed un assessore. “L’inchiesta in corso su presunti illeciti nella gestione di fondi europei conferma la necessità che la questione morale e la trasparenza effettiva nella gestione della cosa pubblica siano assunte come vere e proprie priorità” ha spiegato Olivieri.

“Va detto, innanzitutto, che pare improprio definire l’indagine ‘bipartisan’; più opportuno sarebbe chiamarla ‘bipartitica’ visto che vi sono coinvolti esponenti di due partiti, il Pd e il Pdl (i tre indagati sono infatti l’assessore all’agricoltura e alla protezione civile, Giancarlo Cassini, il consigliere di maggioranza Vito Vattuone e il consigliere di minoranza Nicola Abbundo, ndr). Naturalmente, anche in questa occasione, occorre far valere i principi garantisti secondo i quali l’iscrizione al registro degli indagati non significa di per sé colpevolezza ma anzi vale il criterio dell’innocenza fino a che non intervenga eventuale condanna” ha aggiunto ancora il segretario di Rifondazione.

“E’ tuttavia evidente che la tensione all’etica pubblica deve trovare corrispondenza anche nelle scelte del personale politico, a partire da quello che è destinato a ricoprire cariche esecutive e non solo. Per questa ragione, Rifondazione Comunista ritiene condizione pregiudiziale che nelle liste delle forze politiche con le quali stipulerà eventuali alleanze non siano presenti candidati sottoposti ad inchieste giudiziarie relative a gravi illeciti nella gestione della cosa pubblica” ha concluso Olivieri.