[thumb:11924:l]Savona. “I cacciatori sono persone e credo che per loro si possa celebrare una Messa”. Ecco la replica, quasi immediata, e diretta di Monsignor Vittorio Lupi all’Enpa e ai fedeli che hanno protestato con la Curia per la decisione di celebrare una messa per i cacciatori. “La notizia di uno ‘sciopero’ della messa da parte dei fedeli mi è nuova, ma vorrei precisare che celebrare una Messa non significa che io approvo ciò che fanno i fedeli. Come diceva Papa Giovanni bisogna distinguere il peccato dal peccatore. Anche in questo caso dovrebbe valere questa regola”.
“Ribadisco che i cacciatori sono persone ed è giusto che anche a loro venga offerta la possibilità di confrontarsi con la parola di Dio. Celebreremo una Messa per loro, questo non significa che approviamo quello che fanno” ha aggiunto il Vescovo della Diocesi savonese, che ha concluso osservando: “Io non sono un cacciatore, ma forse questa attività in certi casi è necessaria. Mi hanno spiegato che in certe situazioni i cinghiali fanno grossi danni alle coltivazioni e quindi, forse, occorre accettare che, in questi casi, la caccia sia una delle vie per risolvere il problema”.
