[thumb:1208:l]Provincia. A livello formale ci si attende solo una dichiarazione di commento istituzionale, tuttavia il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, solo sul piano informale, non mancherà di polemizzare sulla vicenda della cimice piazzata nell’ufficio dello staff di Presidenza di Palazzo Nervi, all’interno di una radio portatile. La scoperta, in realtà, risale al 21 agosto scorso, quando la microspia fu trovata e presa in consegna dagli uomini della Digos il successivo 8 settembre, per le indagini di rito. La Procura savonese era stata informata del caso. Secondo quanto appreso all’esame degli inquirenti la cimice non sarebbe una sola: altre microspie, almeno cinque, sarebbero infatti state posizionate in altri uffici dell’ente provinciale, assessori e dirigenti compresi.
Questa mattina il presidente Vaccarezza e lo stesso assessore Paolo Marson hanno parlato a lungo del caso, un “conclave” in cui sono state esaminate le carte e gli elementi della vicenda, assieme a legali e collaboratori. Altre notizie trapelate fanno sapere che fino ad oggi nessuna bonifica ambientale è stata eseguita nelle stanze della Provincia, poste sotto controllo da qualcuno. Poteva farlo la Provincia stessa, oppure con un mandato la Procura. Stando a quanto riferito le cimici trovate sarebbero prodotti facilmente reperibili anche su Internet. Al momento si indaga contro ignoti.