[thumb:9588:l]Albenga. Il Governo ha detto sì alla privatizzazione dell’acqua. Non mancano le reazioni contrarie a questa decisione. Carlo Tonarelli, responsabile Agenda 21 e consigliere Comunale per Albenga C’è, ha commentato: “Il Governo Berlusconi, blindando ancora una volta il Parlamento, ha sancito che in Italia ‘sorella acqua’ non sarà più un bene pubblico, ma una merce e sarà gestita da multinazionali internazionali, la stessa sorte è riservata alla gestione dei rifiuti”.
“Cosa rimane di comune ai Comuni? Questo è il Federalismo caldeggiato dalla Lega Nord o è l’ennesima vittoria dei gruppi di potere di ‘Roma Ladrona’? Intenso deve essere stato il mal di pancia di molti dei 144 Sindaci Padani (per la maggior parte della Lega Nord) e le 64 Ato che hanno preso posizione contro la privatizzazione dell’acqua per non parlare dei 400 mila firmatari del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua. Anche Papa Benedetto XVI nella sua recente enciclica Caritas in Veritate ha affermato che ‘l’accesso all’acqua è un diritto universale di tutti gli esseri umani senza distinzioni e discriminazioni'”
Il consigliere comunale ha quindi annunciato che nel prossimo Consiglio comunale di Albenga porterà in votazione un ordine del giorno, presentato il 3 dicembre del 2008, e per l’occasione tirato fuori dalla polvere. “Una prima considerazione: abbiamo perso una buona occasione per essere il primo Comune d’Italia a votare (allora a dicembre 2008 )contro la privatizzazione dell’acqua. La seconda la rivolgo alla Lega e al suo assessore provinciale. Se questo è il partito del federalismo, del territorio contro gli interressi ‘romani’ questa è una buona occasione per dimostrarlo: voti anche la Lega Nord per un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica per la gestione dell’acqua e per la scelta di una azienda Pubblica Speciale a totale capitale pubblico, è l’unica strada che ci rimane per salvare l’acqua e con essa la democrazia” ha concluso Tonarelli.