[thumb:993:l]Liguria. Anche Rifondazione Comunista si schiera in difesa dell’acqua. Il segretario regionale del partito Sergio Olivieri ha infatti inviato una lettera aperta a Claudio Burlando per chiedere che la Regione Liguria ricorra alla Corte Costituzionale contro la privatizzazione dell’acqua. “Le Camere hanno recentemente approvato il decreto legge 135 che prevede all’art 15 ulteriori e decisive spinte privatizzazione dei servizi pubblici locali e, tra questi, anche del servizio idrico” scrive Olivieri che continua: “Si tratta di una scelta scellerata che apre la via alle multinazionali dell’acqua che ovunque stanno cercando di mettere le mani sul servizio idrico”.
“Il rischio è che un ‘bene comune’ essenziale come l’acqua sia sottratto alla libera fruizione di tutti e sia assoggettato alle ‘regole del mercato’, cioè alle speculazioni e alla logica del profitto. Contro la privatizzazione dell’acqua sta crescendo nel Paese una forte mobilitazione che vede protagonisti anche tanti Enti Locali. Noi di Rifondazione Comunista pensiamo che anche la Regione Liguria debba far sentire la propria voce in questa battaglia di civiltà ed apprezziamo la presa di posizione dell’assessore Zunino che ha dichiarato l’intenzione di verificare la possibilità che la Regione ricorra contro quanto previsto dal decreto legge approvato” ha proseguito l’esponente di Rifondazione.
“Pensiamo che un’iniziativa come quella prospettata, oltre che mettere in luce l’illegittimità giuridica del provvedimento, assuma un significato di grande rilevanza politica. Per queste ragioni ti chiediamo di farti promotore, come ha già fatto la Regione Marche, di un ricorso alla Corte Costituzionale contro l’articolo 15 del decreto 135, così come per altro la stessa Regione Liguria, giustamente, aveva fatto rispetto all’articolo 23 bis della Legge 133 del 6 agosto 2008, che, oltre ad essere ingiusto, viola le prerogative delle Regioni” conclude Olivieri.