[thumb:7138:l]Albisola Superiore. Dal 21 novembre al 13 dicembre l’arte sarà protagonista nella parrocchia di Luceto. Con l’evento “Una luce nell’arte” infatti sarà allestita in parrocchia una mostra collettiva realizzata grazie all’aiuto e donazione di circa una cinquantina di artisti. I soldi che verranno raccolti attraverso le offerte serviranno concretamente per realizzare un oratorio con campetto sportivo polivalente per gli oltre cento ragazzi che attualmente frequentano la parrocchia di san Matteo.
L’idea è venuta a Simona Cuttica, che fa parte del gruppo catechistico della parrocchia di san Matteo a Luceto ormai da circa quattro anni. “Qui – spiega – ho avuto la fortuna di incontrare delle persone speciali: primo fra tutti don Agostino Paganessi, e poi Barbara, Ivana, Mario e Patrizia e tanti altri che come noi svolgono catechesi. Ci siamo ritrovati, seppur con radici diverse, accomunati dall’idea di creare qualcosa, che servisse da ponte tra la parrocchia e l’infanzia, le persone del domani”. Prosegue la catechista: “Qualcuno potrebbe chiedere: perché un altro campetto visto che a Luceto ce ne sono già due da calcio? La risposta è semplice: il nostro progetto si ispira ad un campetto che dia la possibilità ai ragazzi di accostarsi maggiormente anche ad altri sport oltre al calcio. Ed in particolare alla pallavolo e alla pallacanestro. Riteniamo che lo sport sia un importante momento di aggregazione e sfogo che va a completare il nostro modo di fare catechismo. Inoltre è necessario far capire ai ragazzi che quello che oggi vedono e leggono riguardo al mondo del calcio è qualcosa di falsato, rispetto all’idea originale di questo sport, e di conseguenza risulta essere diseducativo. Al contrario si ambisce a vivere lo sport con un tocco di fair play”.
I protagonisti di questo progetto sono i ragazzi stessi, che già da un anno hanno aiutato i catechisti a portare avanti l’obiettivo, non solo nelle decisioni e nella promozione per incentivare le offerte, ma anche e soprattutto nella rinuncia ad altro pur di realizzare una cosa così importante per loro. “Un aspetto importante – prosegue Simona Cuttica – è la partecipazione dell’arte. Viviamo in un luogo meraviglioso chiamato Liguria e spesso non ce ne rendiamo conto; i colori che la descrivono sono tra i più variegati, per il mare, i prati, i monti, il verde degli ulivi. I profumi poi sono unici. Cosa c’è di meglio per un artista che voglia incontrare la natura? Tuttavia anche per gli artisti non è un momento felice. La crisi di cui si è accennato ha toccato anche l’arte, e molti hanno parzialmente smarrito la loro `vocazione’. E allora ci si è chiesti: chissà se un coinvolgimento reale ed emotivo di questi interpreti del bello, possa portare qualcosa di buono anche per loro?”.
“Ecco quindi l’altro significato di Una luce nell’arte: una speranza anche per loro e per la loro creatività – aggiunge la catechista -. Non dimenticheremo mai i momenti trascorsi a dialogare con loro e ad ascoltare ciò che secondo loro vuole dire essere artista oggi. Li abbiamo incontrati quasi tutti a casa o nei loro atelier, gentili ed ospitali; hanno cercato di capire le nostre motivazioni e noi abbiamo cercato le loro. E la cosa che nessuno aveva lontanamente preventivato è stata proprio il legame che si è instaurato con la maggior parte di loro. Chissà dove ci porterà tutto questo. Non lo sappiamo ancora, però a tutte queste persone speciali vorrei dire grazie”.
La mostra, la cui inaugurazione avverrà il 21 novembre alle ore 17, alla presenza del vicario generale monsingnor Andrea Giusto e dei sindaci delle due Albisole Franco Orsi e Nicolò Vicenzi si protrarrà fino al 13 dicembre e sarà possibile visitarla venerdì, sabato, domenica dalle 16,30 alle 19,30. Il 28 novembre in concomitanza della collettiva avrà luogo un concerto di voci a cappella; saranno infatti ospiti i Mezzosotto. Una buona opportunità per trascorrere piacevolmente ascoltando e ammirando così diverse forme d’arte.