Lavoratori della sanità privata: la Uil-Fpl attacca le Regioni

Uil

[thumb:14850:l]Savona. “Siamo soddisfatti per l’accordo raggiunto tra Governo e Regioni. Consideriamo positivo l’incremento delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale rispetto a quanto contenuto nella bozza del Patto per la Salute presentata a settembre, così come il rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza, gli investimenti in sanità e la disponibilità dell’esecutivo per il leggero aumento di risorse per il Fondo Sociale”. Così Daniele Ciccardi, segretario responsabile Uil-Fpl di Savona, ha commentato la recente notizia.

“L’impegno unitario e il senso di responsabilità delle Regioni – prosegue – hanno permesso di riportare in un clima di leale collaborazione il rapporto con l’esecutivo. Le Regioni, però, dovrebbero dimostrare la stessa responsabilità nei confronti dei lavoratori della sanità”.

“Le Regioni devono ancora sottoscrivere l’accordo sulla riforma degli assetti contrattuali stipulato già il 22 gennaio da Governo e parti sociali – continua Ciccardi – senza la firma delle Regioni, dell’Upi e dell’Anci, non può partire la stagione dei rinnovi contrattuali per i lavoratori degli enti locali e della sanità”.

“Loro dovere, inoltre è attivarsi prontamente per concludere l’annosa vertenza dei lavoratori della sanità privata, che da quasi 4 anni stanno aspettando il loro rinnovo contrattuale. La scelta di Aris e Aiop di non rinnovare il contratto di lavoro è solo una forma di ricatto per ottenere dalle Regioni condizioni più favorevoli sulle tariffe e sui pacchetti delle prestazioni da fornire al Servizio Sanitario Nazionale. Ciò – conclude il segretario responsabile Uil-Fpl di Savona – ricade sulle spalle dei lavoratori e dei contribuenti. Crediamo sia arrivato il momento che le Regioni intervengano chiaramente a sostegno dei lavoratori”.