[thumb:9588:l]Finale L. I consiglieri di minoranza del Comune di Finale Ligure Clara Bricchetto, Franco De Sciora, Matteo Piccardi e Simona Simonetti sono intervenuti per fare alcune precisazioni sul tema dell’acqua e per chiedere la convocazione di un Consiglio comunale straordinario su questo tema. “Domenica l’assessore Gualberti ha rilasciato una polemica dichirazione che propone di fornire l’acqua gratuitamente sottointendendo che questo spreco ricadrà su tutti i cittadini con le tasse. Questo modo di affrontare il problema aggiunge solo confusione e a non aiuta a capire veramente il problema acqua – hanno spiegato i quattro esponenti della minoranza -. Noi crediamo che l’acqua sia un bene veramente prezioso e pertanto vada assolutamente evitato lo spreco. Noi riteniamo che l’acqua, il bene più prezioso, debba essere pubblica e vada amministrata con la piena consapevolezza della sua importanza, preservandone la buona qualità ed incentivandone il risparmio”.
“La gestione privata, improntata al massimo profitto, dell’acqua comporta rischi e storture: se il privato guadagna dalla vendita dell’acqua non sarà certo indotto a risparmiare bensi ad incentivarne il consumo per aumentare il suo guadagno. Per questo, come consiglieri di minoranza, abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario sul tema dell’acqua. Tema che è bene ricordarlo è trasversale ai partiti: infatti amministrazioni di differente indirizzo politico si sono schierate a favore dell’acqua pubblica (Giustenice, Pietra Ligure, Boissano, Arma di Taggia, Montalto Ligure, Carpasio, Vasia, Pompeiana, Terziorio, Badalucco) e altre sono intenzionate a prendere posizione nei prossimi giorni. Noi auspichiamo che su un argomento importante come l’acqua il Comune di Finale voglia scegliere la via della partecipazione accettando un consiglio comunale aperto anche al parere dei comitati per l’acqua per ascoltare il parere dei cittadini” hanno aggiunto i quattro.
“Tecnicamente il consiglio comunale, richiesto, propone una variazione allo statuto del comune di Finale, ossia di dichiarare ‘l’acqua potabile come un bene comune ed un diritto umano universale e pertanto ritiene il servizio idrico un servizio privo di rilevanza economica da gestire in forma pubblica con la partecipazione dell comunità locali’. Questa modifica allo statuto è particolarmente importante perchè il decreto del 10 settembre scorso (D.L. 135/09, Art. 15) del Governo regala l’acqua ai privati: obbligando di fatto gli Ato che devono essere costituiti entro fine 2009 ad essere a maggiornaza privati. Il decreto sottrae all’obbligo della privatizzazione solo i beni ‘non di rilevanza economica’ e questa è la ragione della frase che si vuole inserire nello statuto. Invitiamo il comune di Finale a tralasciare le provocazioni per impegnarsi sul piano di riduzione degli sprechi dell’ acqua che sono ancora consistenti. Basta recarsi a Varigotti in Strada Vecchia per vedere l’enorme quantità di acqua potabile che esce per l’inefficenza mai corretta del nostro acquedotto e viene buttata in mare. Per ridurre le spese dell’ acquedotto, citate dall’assessore, che ricadono sulla fiscalità generale sarebbe bene intervenire su questi punti passando dalla demagogia alla buona gestione” hanno concluso Clara Bricchetto, Franco De Sciora, Matteo Piccardi e Simona Simonetti.