Economia

Coldiretti: confermata esenzione accise, serre Made in Italy salve

Agricoltura serra

[thumb:3888:l]Savona. Sospiro di sollievo della Coldiretti. Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali in una nota inviata all’Agenzia delle Dogane, al Dipartimento delle Finanze e al Dipartimento delle politiche comunitarie, ha infatti precisato che la decisione 5497 della Commissione non si applica anche alle accise sul gasolio utilizzato sotto serra. La conferma dell’esenzione sull’accisa sul gasolio per le coltivazioni in serra quindi salva un settore da primato del Made in Italy in Europa con oltre 30 mila ettari di serre posizionate in tutta Italia che producono fiori e piante ornamentali e ortaggi. Sono state tempestivamente raccolte le preoccupazioni espresse dalla Coldiretti che aveva lanciato l’allarme sugli effetti della circolare dell’Agenzia delle Dogane del 3 novembre che, nel sospendere l’esenzione dell’accisa per le coltivazioni sotto serra, avrebbe di fatto determinato un insostenibile aumento del 22 per cento in un solo giorno del costo del gasolio.

“Una situazione che – sottolinea la Coldiretti – avrebbe azzerato la produzione in serra di fiori, piante ornamentali e di ortaggi comprese alcune coltivazioni tradizionali come le stelle di Natale poiché il riscaldamento delle serre è utilizzato in alcuni in maniera continuativa per tutto l’inverno, in altri casi nelle zone favorite dal clima più mite, gli impianti vengono accesi solo in caso di repentino abbassamento delle temperature. Con il crollo del 13 per cento dei prezzi medi dei prodotti agricoli a settembre è impensabile gravare il settore con i costi fiscali aggiuntivi proprio nel momento in cui si discute della necessità di un loro contenimento per il rilancio dell’economia”.

Anche il presidente provinciale della Coldiretti Calcagno ha accolto positivamente la notizia precisando: “La conferma dell’esenzione restituisce serenità alle nostre imprese a tutti i livelli e conferma che l’impegno immediato di Coldiretti ha dato i frutti attesi. L’esenzione dell’accisa sul gasolio è fondamentale, spiegano ancora da Coldiretti, per la competitività delle imprese italiane che si devono confrontare sul mercato con partner comunitari per i quali il costo dell’energia è inferiore e dove vengono erogate agevolazioni per abbattere il costo delle fonti energetiche, per non parlare dei paesi extracomunitari favoriti da un clima più caldo, che praticano dumping sociale e che spesso utilizzano pratiche di coltivazione bandite dall’Unione Europea.

Il mantenimento dell’esenzione è stato possibile perché la decisione 5497 della Commissione del 13 luglio 2009 non si applica anche alle accise sul gasolio utilizzato sotto serra in quanto l’articolo di legge che lo disciplina non è tra quelli dichiarati incompatibili con il mercato comune dalla Commissione. Pertanto il quadro normativo al riguardo rimane immutato perché per poterlo modificare è necessario che la legge venga abrogata con altra legge dallo Stato o che ci sia una decisione Comunitaria che dichiari esplicitamente illegittima la norma. Quindi le esenzioni sull’accisa sul gasolio sotto serra permangono. Dunque, la Commissione non ha dichiarato illegittimo il regime attuale stabilito dall’art. 2 comma 14 della legge 203/2008. Per tali ragioni si ritiene che, in assenza di una specifica decisione che dichiari quest’ultima norma in contrasto con la normativa comunitaria, ovvero in mancanza di una legge abrogativa della disposizione vigente, le amministrazioni nazionali non possono disapplicare la norma in vigore.