[thumb:303:l]Vado Ligure. “La scelta della Regione Liguria di fare ricorso al Tar del Lazio contro il potenziamento della centrale Tirreno Power di Vado Ligure è sbagliata, quasi al limite dell’autolesionismo”: è quanto afferma il deputato del Pdl Sandro Biasotti, candidato alla presidenza della Regione.
“Non è possibile perdere un’occasione storica per un territorio come quello di Vado, Quiliano e Savona, che necessita di sviluppo. Si dice di no senza neppure tentare una trattativa” prosegue Biasotti che sottolinea: “Non si tiene conto del fatto che l’intervento, oltre all’ampliamento della capacità produttiva, prevede anche una revisione della centrale. Una volta ultimati i miglioramenti il novo impianto di Vado avrà emissioni inquinanti complessive inferiori a quelle attuali. Non a caso l’operazione ha avuto il via libera dal ministero per l’Ambiente”.
Secondo il candidato del Pdl, la decisione di Burlando e della sinistra non tiene conto delle ricadute occupazionali: “Burlando dice no ai posti di lavoro diretti, all’occupazione per l’indotto. Ma soprattutto rinuncia a 800 milioni complessivi di investimenti per l’opera di ampliamento. Soldi che verranno spesi nei prossimi tre ani, vale a dire nel periodo di crisi dell’economia italiana, ligure e savonese”.
“La mia proposta – conclude Biasotti – è quella di intavolare una trattativa con l’azienda. La scelta ideologica della sinistra nasconde in realtà quella che è una contraddizione politica interna alla coalizione che regge l’attuale amministrazione. Burlando è ostaggio di Verdi, Rifondaroli e comunisti vari, che sanno dire solo di no”.