[thumb:12905:l]Provincia. “Non vorrei che qualcuno al posto di ridere ‘iridesse’ che sarebbe ancora peggio”. Cerca di sdrammatizzare alludendo al gestore dei servizi (acqua, gas, energia) del genovese, Iride appunto, Angelo Vaccarezza a proposito della “guerra” all’Ato. Il presidente della Provincia ritorna però subito serio: “Si fa una battaglia non comprendendo che quello che noi proponiamo, che peraltro non è un’operazione della Provincia di Savona ma deriva da una legge nazionale, è l’unico modo per lavorare per l’acqua pubblica”.
“Noi abbiamo cercato di comprendere le paure, le istanze e anchi i dubbi legittimi, che io da amministratore locale condivido, facendo in modo che oggi si firmi un atto e che questo atto sia aperto. Ci sarà tempo fino al 4 di dicembre per aderire all’Ato, ma all’Ato bisogna aderire, non c’è modo di non farlo. Rendere forte l’Ato della Provincia di Savona vuol dire creare i presupposti per avere nel 2012 un unico soggetto pubblico” ha spiegato Vaccarezza.
“Mi sembra di aver dimostrato con dichiarazioni anche pesanti dove voglio arrivare: impedire l’ingresso del privato in questo mercato se non come gestore controllato dall’Ato. Ma vorremmo fare in modo che nemmeno questo avvenga. Perché ciò sia possibile però l’Ato deve essere forte e dobbiamo essere uniti. Dobbiamo capire che il nostro avversario è un altro. Facciamo in modo di fare squadra insieme, capisco le perplessità di tutti ma ricordo a tutti che se entro il 4 dicembre ci sono Comuni che non aderiscono all’Ato si avvia la procedura di commissariamento. Sarebbe una cosa da evitare e una sconfitta per il territorio” ha concluso il numero uno di Palazzo Nervi.